Resoconto EIM: Si è tenuta ieri - 10 Aprile 2018 - l'incontro tra il Ministero della salute e le 8 associazioni che rappresentano il Vaping Italiano.
Articolo collegato: Otto associazioni a difesa del vaping ospiti al Ministero della salute martedì 10 Aprile 2018
Riportiamo il comunicato EIM sull'incontro di ieri presso il Ministero della salute con l'on Davide Faraone promosso dalla stessa. EIM sul suo profilo social è la prima ad informarci sull'incontro:
Come sapete l’incontro al Ministro della Salute del 10 aprile, fortemente voluto e promosso da EIM si è svolto avendo ottenuto il fattivo riscontro e partecipazione di tutte le sigle associative. La presenza dei delegati delle associazioni è stato totale. Un fatto che si considera importante e significativo della volontà di un settore che chiede il riconoscimento di un prodotto che è alternativo al fumo con importante riduzione del rischio.
La riunione é stata cordiale, l’on. Faraone e il dott. Avellone del Ministero ci hanno ascoltato con interesse, probabilmente per la prima volta, abbiamo avuto modo di interagire rappresentando aspetti dello svapo che sono spesso giunti, complice una stampa ed un sistema di informazione troppe volte deviato, in modo falsato generando inevitabilmente una forma di diffidenza e di non perfetta conoscenza da parte dell’Istituzione. Di fronte all’approccio positivo che i presenti hanno contribuito a delineare, spiegando e raccontando quanto lo svapo sia utile per la tutela della salute, compresa quella dei più giovani e quale sia l’approccio in altre nazioni europee si é ottenuta una palese disponibilità ma soprattutto raccolto la volontà ad approfondire le tematiche messe in evidenza.
É piaciuta la proposta EIM di razionalizzare il sistema di valutazione dei liquidi svapabili, di definire un sistema che premi la qualità dei prodotti e che completi il piano normativo, se non possibile subito a livello normante almeno definendo delle linee guida da mettere a disposizione degli operatori del settore ed in cascata dei consumatori, che valorizzi un’utilizzo consapevole di prodotti il più qualificati e più controllati possibile. Per fare questo la collaborazione offerta dalle associazioni, era presente anche LIAF che ha messo a disposizione da subito un compendio di articoli scientifici di livello internazionale, è stato totale.
Dopo una prima fase nella quale verranno messi a disposizione del Ministero elementi conoscitivi utili a comprendere la realtà di questo sistema alternativo al fumo, seguiranno incontri di approfondimento che si spera finalizzino un approccio realistico e che concretamente individuino gli elementi di riduzione del danno dello svapo e che consentano, al Ministero, di conoscerli ed assimilarli se riconoscibili come autorevoli. La volontà di conoscere in modo approfondito lo svapo è stato il fatto più significativo, soprattutto perché visto in senso positivo e di valorizzazione e non punitivo e vessatorio come è stato finora l’approccio statale. Un approccio che ha avuto risvolti solo di carattere impositivo, relegando un fenomeno di scelta di salute e culturale epocale, che investe oggi milioni di cittadini europei ma attualmente possiamo dire in numero grande e significativo anche italiani, ad un sistema utile solo a recuperare risorse economiche o a cercare di garantirne altre. Un sistema che di fatto ha portato solo contenzioso, rallentamento economico e perdita di competitività delle aziende italiane, per non parlare ovviamente e più gravemente di una dilatazione dei tempi di diffusione dello svapo che potrebbero avere avuto invece già importanti effetti benefici sulla salute pubblica.