Interviene Riccardo Polosa sulla chiusura dei negozi di sigarette elettroniche come predisposto ieri dal Governo italiano.
La notizia è stata una doccia fredda per tutti i negozi di sigarette elettroniche, aperti solo supermarket, farmacie ed edicole, rimarranno aperti i tabaccai. Chiusi pertanto tutti i negozi specializzati in vaping.
Ma ad intervenire ci pensa Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, il Centro per la Riduzione del Danno da Fumo:
"E' di oggi la notizia che oltre a supermarket, farmacie ed edicole, rimarranno aperti i tabaccai. Chiusi i vapeshop."
"Non condivido questa scelta del Governo in un momento in cui milioni di fumatori sono costretti a casa con i loro cari, per di più esposti al fumo passivo. Era il momento giusto per chiudere i tabaccai e costringere migliaia di fumatori a dire addio alle bionde o, alternativamente, per promuovere la possibilità di passare a prodotti meno dannosi. E invece ci ritroveremo con fumatori che fumeranno di più per gestire le ansie e le paure creata dalla diffusione del Coronavirus e di migliaia di utilizzatori di sigarette elettroniche che rischiano di ricadere nel vizio del fumo. Penso sia ingiusto privare i fumatori della possibilità di passare a prodotti meno dannosi e ancora più ingiusto lasciare che migliaia di svapatori possano tornare a fumare."
"Dobbiamo garantire l’accesso agli strumenti alternativi per smettere di fumare come regola di tutela della salute pubblica, soprattutto in questi giorni in cui c’è in gioco la salute di tutti i cittadini italiani. Ci sono persone affette da patologie respirarorie che hanno visto un miglioramento sostanziale delle loro condizioni di salute passando dal tabagismo al vapagismo. Farli ritornare a fumare, potrebbe causare un rapido deterioramento dei loro sintomi respiratori con ulteriore sovraccarico per il sistema sanitario nazionale - che è già al limite."
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