In 42 pagine si parla di sigarette ma non di sigarette elettroniche. E' quanto contenuto nella prima bozza della manovra 2019 che viene diffusa proprio nel giorno della bocciatura Ue.
Nel documento inviato al Parlamento (quì), datato 23 ottobre, sono previsti due articoli che stabiliscono l'incremento delle accise sulle sigarette ma anche su sigari e tabacchi trinciati (pagina 40 e 41).
Nei 42 articoli nessun riferimento alle sigarette elettroniche, imposta di consumo o quant'altro ma, se per un attimo riflettiamo significa che se aumentano le accise sui tabacchi, di riflesso, secondo il principio di l’equivalenza, aumenterebbe anche l’imposta sui liquidi da inalazione.
Ebbene dopo il decreto fiscale che ha diminuito il versamento del pregresso debito delle aziende verso lo Stato al solo 5% (ammontare del debito calcolato fino al 31 Dicembre 2018 sia ben chiaro), adesso si sperava in qualcosa di più "efficiente" che non andasse solo a favore delle aziende ma di tutto il settore.
Naturalmente, è bene evidenziare, che la "prima bozza" così come appare non è quella che poi sarà votata perchè verrà "arricchita", "modificata", "tagliata" ed "implementata" con nuovi articoli fino ad arrivare alla stesura definitiva che vedrà l'inseguimento agli emendamenti.
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