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Le strade dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza sempre più appaiate. 
Nella giornata del 31 maggio 2023, a Frosinone, si è svolto un incontro operativo tra il Comando provinciale delle Fiamme Gialle della cittadina ciociara e l’Ufficio delle Dogane della medesima realtà laziale.
Tanto dandosi seguito ed attuazione al Protocollo di intesa stipulato a Roma lo scorso 3 Aprile dai vertici delle due Istituzioni.

Per il Comando provinciale di Frosinone erano presenti il vertice Provinciale, Colonnello Cosimo Tripoli, il Tenente Colonnello Gaetano Maragliulo, il Comandante del Nucleo di Polizia economico finanziaria, Tenente Colonnello Diego Morelli, il Comandante del Gruppo di Cassino, Tenente Colonnello Francesco Papale e il Comandante del Gruppo di Frosinone, Maggiore Precentino Corona.
Per l’Ufficio delle Dogane di Frosinone, invece, hanno partecipato il Direttore della sede di Frosinone, dottore Stefano Fasolino, il dottore Carlo De Aloysio nonché l’ingegnere Gianluca Marini.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita, anche a livello provinciale, l’unità di intenti già espressa in sede centrale per la realizzazione di una proficua sinergia nei vari settori operativi, secondo le attribuzioni di ciascun interlocutore istituzionale, con particolare riferimento a quei comparti ritenuti più sensibili ovvero maggiormente interessati da fenomeni di frode.

Il Dirigente dell’Ufficio delle Dogane e Monopoli di Frosinone e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza hanno espresso "viva soddisfazione per l’occasione di incontro e confronto, nella certezza che la sinergia creata consentirà di porre in essere congiunte attività che garantiranno la piena attuazione delle finalità oggetto del protocollo".

Un percorso che si sta declinando in tutta Italia nell'ottica di ottimizzare le risorse e le competenze senza porre in essere dispersione di energie attraverso inutili sovrapposizioni.
In determinati punti della Penisola, inoltre, la sinergia si è andata a concretizzare nella costituzione di Uffici comuni, interforze tra personale delle due Istituzioni.

L’azione inibitoria del Tribunale di Torino nei confronti di un’azienda operante nel mondo del vaping e la grande eco che la pronuncia in questione sta trovando nel settore.
Ad intervenire sulla questione, con una nota posta all'attenzione della nostra testata, è Francesco D’Amelia, Head of Sales and Marketing per l’Italia di Relx International
"L'accusa principale - sottolinea il manager nell'analizzare la vicenda - riguarda l'utilizzo di pratiche come premi, tessere fedeltà e altri tipi di promozioni per incentivare i consumatori all'acquisto.
La seconda fa riferimento al packaging dei prodotti del vaping, poichè, come è noto, l’etichettatura di questi prodotti non deve contenere elementi o caratteristiche che ne promuovano o incoraggino il consumo.
Da Relx International, riconosciamo l’importanza di regole chiare che possano guidare le imprese del settore, tutelando al contempo i consumatori.
Le autorità di regolamentazione hanno un ruolo fondamentale per rispettare i diritti dei consumatori e promuovere un ambiente di mercato equo; L'azione inibitoria del Tribunale di Torino fa dunque riflettere sull’importante equilibrio tra gli interessi delle imprese e la tutela dei consumatori.
Sicuramente, la comunicazione delle sigarette elettroniche è spesso un aspetto poco trattato, sia che si tratti di sponsorizzazione di eventi o di packaging neutro.
La posizione di Relx - prosegue D'Amelia - è che ogni sforzo dovrebbe essere impiegato per prevenire l'esposizione di persone minorenni ai prodotti di svapo e gli avvisi sulla salute dovrebbero essere visibili anche in occasione di eventi.
La sponsorizzazione di eventi dovrebbe essere consentita solo se si stima che i partecipanti siano composti per almeno il 75% da adulti.
La verifica dell'età dovrebbe essere condotta attraverso un controllo della documentazione e l'accesso dovrebbe essere consentito solo ai maggiorenni.
Nel caso in cui non fosse possibile effettuare la verifica dell'età, tutto l’allestimento pubblicitario dovrebbe trovarsi in sezioni chiuse dove i prodotti non sono visibili al pubblico e accessibili solo con la verifica dell'età.
I non-fumatori e i non-svapatori dovrebbero avere la libertà di partecipare a tali attività, ma sarebbe opportuno che non ricevessero in premio o come gadget alcun prodotto di svapo o nicotina.
Riteniamo, infatti, che gli eventi rivolti ai consumatori nonché tutti i tipi di sponsorizzazioni debbano essere diretti solo a fumatori e svapatori adulti.
Suggeriamo quindi che nessuna attività di marketing e vendita debba essere indirizzata a non-fumatori e non-vaper, inclusi gadget.

Riteniamo inoltre che la promozione online dei prodotti per lo svapo consentirà ai fumatori adulti di essere informati in modo più efficace sul potenziale dello svapo come alternativa alle sigarette tradizionali.
In parallelo, anche per la pubblicità online, dovrebbero essere messe in atto solide limitazioni e verifica dell'età per garantire che i contenuti siano specificamente rivolti agli adulti.
Relx International sottolinea dunque la necessità di definire chiaramente le pratiche commerciali illecite, di adottare un approccio proporzionato nell'applicazione delle normative e di garantire la tutela dei consumatori come priorità.
Attraverso un dialogo costruttivo tra le Istituzioni le Autorità di regolamentazione e le imprese - conclude D'Amelia - possiamo sviluppare un ambiente di mercato sostenibile in cui prosperino sia le imprese che i consumatori, sviluppando una cornice normativa equilibrata ed efficace".

Federico, ma che combini!
Federico Bernardeschi, 29enne trequartista in forza al Toronto, starebbe passando un brutto quarto d'ora in Canada.
Anche per colpa della sigaretta elettronica.
Il calciatore di Carrara, Campione d'Europa con la Nazionale italiana con un trascorso in serie A tra le fila di Fiorentina e Juventus, è stato messo fuori rosa per una serie di problematiche più o meno accentuate con l'ambiente.
Al di la del rendimento che pare non essere ottimale, due sarebbero i fattori che avrebbero incrinato il rapporto tra il forte atleta toscano ed il team guidato da Mister Bob Bradley: uno è Insigne, l'altro la sigaretta elettronica.
Che "Berna" sia geloso del fantasista partenopeo non è mistero, non lo è mai stato.
I due, infatti, da sempre si sono pestati i piedi sia dentro sia fuori dal campo.
E poi c'è la e-cig.
Il buon Federico, infatti, causa la sua passione per lo svapo, avrebbe più volte violato il regolamento interno.
Cosa che avrebbe irritato parecchio la dirigenza che avrebbe visto in questo atteggiamento reiterato una sorta di mancanza di rispetto nei confronti del Club.
L'ex bianconero, in particolare, amerebbe concedersi prolungati momenti di svapo e si dedicherebbe alle sue nubi all'interno del Centro sportivo della squadra nonchè, addirittura, a bordo dell'aereo durante i voli di spostamento in occasione delle trasferte.
Più volte sarebbero giunte ammonizioni da parte dei vertici societari rispetto a queste condotte, ammonizioni che, però, il nostro avrebbe fondamentalmente snobbato.
Non è la prima volta che una e-cig causa problemi disciplinari a uomini di sport.
Si ricorda il caso Nainggolan, cacciato dall'Anversa per essersi dedicato ad una e-cig mentre era accomodato in panca; Ma anche quello di Gattuso, finito al centro di un diluvio mediatico per avere svapato durante una seduta di allenamento del suo Valencia.
Contratti in fumo e tritacarne dei media: tutto per una svapata.

Non solo le sigarette elettroniche usa e getta di provenienza estera che vanno a configurare il reato di contrabbando, come da precedente articolo.
Ma anche chi vende sigarette classiche non avendo autorizzazione a farlo o facendolo ad autorizzazione non più in essere.
Operazione in tal senso è quella che è stata condotta dal personale della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Nell’ambito delle attività di prevenzione e di contrasto degli illeciti nel settore
dei tabacchi, viene spiegato nella nota divulgata dall'Agenzia, i funzionari dell’Ufficio Antifrode della Direzione per il Lazio e per l’Abruzzo hanno provveduto a sequestrare a Roma, insieme agli uomini dell'Arma dei Carabinieri, numerosi pacchetti di sigarette che erano venduti abusivamente.
L’attività, che complessivamente ha interessato quattro esercizi commerciali, è stata effettuata con accesso all’interno di un bar con l’autorizzazione per la vendita dei generi di monopolio scaduta e non rinnovata, che rilascia l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in seguito a una preventiva e consistente attività di monitoraggio effettuata in ufficio sulle banche dati a disposizione.
L’intervento ha così consentito di sottoporre a sequestro i generi di monopolio detenuti e venduti illegalmente in assenza delle necessarie autorizzazioni e di tutelare il territorio da possibili vendite illecite ai minorenni di tabacchi.
Oltre la sanzione disposta per la violazione accertata, l’Agenzia delle Dogane e Monopoli è impegnato nell’attività di ricostruzione della catena di approvvigionamento dei generi di monopolio sottoposti a sequestro.
Nell'ambito della stessa operazione, inoltre, ma non afferenti il settore tabacchi sebbene sempre di competenza dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono stati sanzionati, dalla squadra Adm-Carabinieri, ulteriori tre esercizi commerciali: uno, in particolare, è stato trovato sprovvisto di minuta per la vendita degli alcolici, gli altri due, invece, tenevano in funzione le slot machine fuori dagli orari consentiti come da ordinanza emanata dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Continuano le attività di contrasto al fenomeno dei reati connessi alla circolazione non conforme di prodotti del settore fumo/svapo.
Un corposo sequestro è stato posto in essere dalla Guardia di Finanza di Palermo nell’ambito dei controlli di contrasto alla contraffazione.
Ad entrare in azione sono stati, nel dettaglio, i baschi verdi del secondo Nucleo operativo metropolitano del Gruppo Palermo.
I militari, dopo avere raccolto elementi nelle settimane precedenti, hanno fatto "irruzione" in un paio di magazzini siti nella zona "Noce" della città siciliana rinvenendo materiale di vario tipo.
Giocattoli, capi di abbigliamento e profumi ma anche sigarette elettroniche ad essere state pizzicate all'interno delle strutture.
Con una altissima componente delle cosiddette "usa e getta", laddove il reato configurato è doppio.
In primo luogo, la persona colta in possesso delle e-cig monouso (370 pezzi per un peso equivalente di oltre 10 chili di tabacchi lavorati nazionali) non ha fornito licenza valida per il commercio di tale tipologia di prodotto.
Altresì, dalla contestazione mossa dagli operanti - ovvero quella di "contrabbando di tabacchi lavorati all'estero" - si deve anche dedurre come le usa e getta fossero di quelle di provenienza estera.
L'ipotesi che pare ricavarsi è che si tratti di materiali acquisiti attraverso i canali pirati del web e, in quanto tali, di fattispecie che presentano una componente di nicotina eccedente la soglia come prevista dalla normativa italiana vigente in materia.
Le sigarette elettroniche usa e getta di fabbricazione estera, non allineate ai parametri nazionali, sono da mesi oggetto di continui sequestri da parte delle Forze dell'Ordine che si spiegano in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale e che rappresentano un serio problema stante anche l'appeal che queste hanno sulle fasce più giovani della popolazione.
"I due magazzini - viene spiegato nella nota diramata dalla Guardia di Finanza - collegati a due attività commerciali esercenti il commercio al dettaglio di prodotti non alimentari, sono stati individuati durante il quotidiano controllo economico del territorio effettuato dalle Fiamme Gialle per controllare la regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali".

L’Ufficio delle Dogane di Livorno ha ospitato l’incontro con il locale Comando provinciale della Guardia di Finanza, per dare attuazione al Protocollo d’intesa relativo ai rapporti di collaborazione stipulato a Roma lo scorso 3 Aprile e già più volte oggetto di riferimento da parte della nostra testata.
Nell’ottica di consolidare i rapporti di cooperazione, l’obiettivo dell’incontro è stato quello di definire le linee di azione per finalizzare l’attività congiunta a una comune analisi dei rischi tributari ed extra-tributari sul territorio.
L’occasione è stata utile per approfondire, con nuovo slancio e prospettive, la già ampia e fattiva collaborazione che vede quotidianamente impegnati insieme, nelle rispettive competenze e procedure, i finanzieri e i doganieri labronici, soprattutto nel contesto portuale ove si spazia dalla lotta al traffico di stupefacenti, alla tutela del Made in Italy, al contrasto alle frodi doganali e in materia di accise.
Saranno pianificate azioni mirate di controllo su tutto il territorio della provincia, con particolare attenzione ad alcuni settori specifici come il Cites, il comparto valutario, i prodotti energetici e il fenomeno del contrabbando.
All’incontro hanno partecipato, per la Guardia di Finanza, il Comandante provinciale di Livorno, Colonnello Cesare Antuofermo, il Comandante del locale Gruppo Tenente Colonello Luigi Mennella e il Comandante del secondo Nucleo operativo Capitano Antonio Stabile; per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli erano invece presenti il Dirigente provinciale Giovanni Parisi e il responsabile dell’antifrode Francesco Rapisarda.

IN REALIZZAZIONE UFFICIO COMUNE A MARGHERA

Attività dello stesso tenore, spostandoci in Veneto, quella posta in essere a Venezia.
Il dottor Francesco Bozzanca, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Venezia e Direttore dell’Ufficio dei Monopoli per il Veneto, e il Generale Giovanni Salerno,
Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, parimenti si sono incontrati "nell’ottica di ampliare e accrescere la condivisione del patrimonio informativo e delle reciproche esperienze operative, consolidando i rapporti di collaborazione, di supporto e di complementarietà delle due Amministrazioni".
Anche in questo caso, le sinergie operative che verranno sviluppate riguarderanno il contrasto del contrabbando e dei traffici illeciti connessi alla circolazione delle merci - in ingresso e in uscita nel o dal territorio doganale dell’Unione Europea - nonché delle violazioni nei settori delle accise e delle altre imposte sulla produzione e sui consumi, del gioco pubblico e della movimentazione transfrontaliera di denaro contante.
La presenza nel territorio veneziano di porto e aeroporto, fra i principali a livello nazionale, la ripresa economica, l’espansione di nuove rotte commerciali e la crescente competitività hanno imposto l’esigenza di predisporre strutture integrate dedicate all’implementazione di analisi congiunte dei rischi sui flussi commerciali.
A questo proposito è stata concertata la predisposizione di un ufficio “comune”, all’interno della Sezione Antifrode e Controlli presso la sede della Dogana di via Banchina dell’Azoto a Marghera, in cui funzionari doganali e militari della Guardia di Finanza potranno svolgere, a livello locale, analisi dei rischi sui traffici illeciti e orientare le attività ispettive nei confronti di soggetti che presentino significativi elementi di pericolosità.
Valorizzando le migliori competenze e specificità di entrambe le Amministrazioni, la professionalità del personale impiegato e gli sforzi comuni attraverso moduli ispettivi selettivi, potrà essere garantita la tutela di cittadini e delle imprese oneste e, conseguentemente, la corretta fluidità dei traffici commerciali legittimi.
Bozzanca e Salerno hanno espresso "viva soddisfazione per l’occasione di confronto che garantirà, quale obiettivo comune, la più stretta ed efficace collaborazione interistituzionale nell’interesse superiore di rafforzamento della legalità e della competitività del sistema Paese".

Fredda, freddissima.
Una linea pensata per rendere più “fresche” le giornate estive (e non solo).
Una linea pensata per deliziarsi con la profondità di un brivido gustoso ed appagante.
Svapo Web lancia “Ice“, gamma di liquidi prodotti da Cyber Flavour, azienda che fa della cura e della ricercatezza delle materie prime un proprio fermo “must”.
E’ disponibile presso la piattaforma on line del brand arancione e, entro pochi giorni, lo sarà presso gli oltre 240 Svapo Web Store sparsi su tutto il territorio nazionale, la nuova soluzione che si articola attraverso sei piacevoli fragranze (sia in formato scomposto sia mix 10+10).
Svapo Web Ice si presenta, nel dettaglio, nei gusti CherryIce  “Un gelato ghiacciato all’amarena perfetto per ogni stagione dell’anno”Tropicana – “Un dissetante mix di Arancia e Papaya, ovviamente ghiacciato”Dragonade – “Frutto del drago, limone e guava ghiacciati”Kiwiberry  “Succo di mirtillo e kiwi in un mix super ghiacciato”BerryBlast – “Dragon Fruit e Frutti rossi ice”LemonKiss – “Fragola e Kiwi con succo di limone ghiacciato”.

LE PAROLE DEL CEO BOVE

Qualità e ancora qualità.
Questa la via maestra del brand arancione lanciato e fondato dall’imprenditore Arcangelo Bove, pioniere della sigaretta elettronica nazionale.
Svapo Web – sottolinea lo stesso Bove – dà il suo benvenuto all’estate 2023 con un prodotto fresco e dalla profonda gratificazione aromatica.
Un prodotto che è il frutto di una collaborazione con un brand che, a sua volta, lavora nella costante ricerca del top e dell’eccellenza e in sinergia con il quale abbiamo già dato vita ad una prima, fortunatissima liaison.
Da parte nostra, l’impegno a cercare sempre nuove soluzioni che possano andare a soddisfare le esigenze dei nostri sempre più affezionati clienti, ai quali va sempre la nostra profonda gratitudine.
Sono loro il cuore del nostro impegno, sono loro la centralità di un percorso che da quasi undici anni non si stanca mai di crescere e di rilanciarsi con sempre nuove e avvincenti sfide”.

L’Ufficio delle Dogane e dei Monopoli di La Spezia, importante città portuale ligure, ha ospitato, nei giorni scorsi, l’incontro con il locale Comando provinciale della Guardia di Finanza.
Ciò al fine di dare attuazione al Protocollo d’intesa relativo ai rapporti di collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, "patto" stipulato a Roma lo scorso 3 Aprile e che in queste settimane si sta declinando sul territorio - nei giorni scorsi vi era stato, ad esempio, la tavola rotonda in Puglia.
In occasione dell’incontro, che ha avuto l’obiettivo di accrescere le sinergie istituzionali, consolidando i rapporti di cooperazione e complementarietà tra due Amministrazioni, è stato deciso, in ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 5, comma 3 del Protocollo di intesa, di istituire una “sala analisi” presso l’edificio che ospita la Sezione Antifrode e Controlli dell’Ufficio doganale.
La Sala Analisi sarà presidiata in modo congiunto da personale della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza a cui è attribuito il compito, in pieno coordinamento operativo, di effettuare congiunte e mirate analisi dei rischi tributari ed extra-tributari, assicurando una tutela sempre maggiore degli interessi finanziari unionali e nazionali ed un contrasto dei traffici illeciti connessi alla circolazione della merce in ingresso e in uscita dal territorio doganale dell’Unione europea, delle violazioni nel settore delle accise e nelle imposte di produzione e sui consumi e delle violazioni relative alla movimentazione transfrontaliera di denaro contante.
All’incontro hanno preso parte, altresì, il Dirigente dell’Ufficio delle Dogane di La Spezia, dottore Giovanni Cassone, e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza della Spezia - Colonnello Benedetto Labianca, unitamente a Funzionari doganali e Ufficiali del Corpo responsabili delle attività sul territorio.
Come detto, si tratta di una esecuzione su scala locale del Protocollo che è stato stilato in Capitale qualche settimana addietro.

Continua ad articolarsi sul territorio locale il patto di collaborazione stipulato a Roma dai vertici nazionali di Adm e di Gdf.
La sede del Comando regionale Puglia della Guardia di Finanza ha ospitato, infatti, un primo incontro tra i vertici regionali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza, in attuazione del menzionato Protocollo di intesa siglato in Capitale lo scorso 3 Aprile.
Il Comandante regionale dei Baschi verdi, Generale di Divisione Fabrizio Toscano, ha accolto il Direttore interregionale Puglia, Molise e Basilicata dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Dottore Domenico Frisario, in un incontro teso a consolidare e accrescere i già proficui rapporti di collaborazione tra le due Istituzioni, impegnate fianco a fianco nell’obiettivo comune di assicurare un adeguato livello di protezione degli interessi finanziari unionali e nazionali, nonché di offrire una efficace tutela dalle minacce alla sicurezza economico-finanziaria, alla salute e all’ambiente.
Alla riunione di Coordinamento hanno preso parte i Comandanti provinciali della Guardia di Finanza e i Direttori degli Uffici delle Dogane e dell’Ufficio dei Monopoli, che saranno chiamati ad attuare sul campo le linee di coordinamento stabilite a livello regionale, per un’efficace attività di contrasto al contrabbando e agli altri traffici illeciti connessi alla circolazione delle merci, alle
violazioni in materia di accise, gioco pubblico e movimentazione transfrontaliera di valuta.
Il Direttore Frisario e il Generale Toscano hanno evidenziato i numerosi aspetti positivi connessi all’applicazione del Protocollo in questione, che eviterà sovrapposizioni e duplicazioni operative e consentirà, attraverso affinate analisi di rischio congiunte, controlli sempre più mirati su merci e passeggeri in transito negli scali portuali e aeroportuali pugliesi, garantendo dunque la fluidità
delle opere commerciali lecite.
Particolare rilevanza operativa assume la possibilità di garantire la reciproca disponibilità di mezzi tecnologici e strutture, quali il Laboratorio Chimico mobile e i dispositivi scanner di ADM o le unità aeronavali e cinofile della Guardia di Finanza, in ausilio alle attività operative congiunte, nonché di promuovere iniziative formative nelle materie di interesse comune, al fine di consentire
una efficace osmosi di metodologie ed esperienze operative tra le due Istituzioni.

 

E' stata approvata la mia mozione contro la pubblicità dei dispositivi elettronici per sigarette senza combustione, a riscaldamento di tabacco: un espediente che ha aggirato le norme, in quanto del tutto inutilizzabile senza gli stick contenenti tabacco e nicotina, che veicola ugualmente l’abitudine al fumo”.
Infatti, spiega il consigliere, secondo i dati “diminuiscono i fumatori 'classici' ma aumentano coloro che fanno uso di strumenti alternativi, con l’illusione che non siano dannosi per la salute, tra loro molti giovani”.
Lo fa presente ad "Affari italiani" Paolo Ciani, deputato della Repubblica, nelle sue vesti di consigliere comunale di Roma Capitale nelle sue vesti di Capogruppo di "Demos Democrazia solidale" e membro della Commissione Politiche Sociali e della Salute, della Commissione Patrimonio e Politiche abitative e della Commissione Turismo, Moda e Relazioni internazionali".
Abbiamo ricordato l’equiparazione - conclude il capogruppo di Demos nel suo intervento alla testata edita da "Uomini e Affari Srl" - con il divieto di propaganda pubblicitaria di qualsiasi prodotto da fumo, come previsto dalla legge sin dal 1983 e chiesto che venga multato chi non la rispetta, proponendo di utilizzare il ricavato di queste sanzioni per la creazione di un fondo volto a informare la popolazione, in particolar modo giovanile, sui rischi provenienti dal fumo di sigarette classiche, elettroniche e senza combustione di tabacco.
Purtroppo le conseguenze sulla salute del fumo sono gravi: vogliamo creare una coscienza diffusa sui rischi”.

Stop alla pubblicità di sigarette elettroniche in quel di Roma, quindi.
Ma, in realtà, nulla di nuovo.
La mozione romana ricalca e si sovrappone, infatti, ad una norma nazionale già bella valida ed esistente, nulla aggiungendo a quanto già in essere.
Il riferimento, nello specifico, è al divieto di pubblicità diretta ed indiretta delle sigarette elettroniche così come fissato dal Decreto legislativo datato 12 gennaio 2016, numero 6 - articolo 21, comma 10.