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Continua l’attività delle Forze dell’Ordine rispetto al contrasto del fenomeno del contrabbando e della circolazione di prodotti non leciti.

Tanto nel settore dei tabacchi tanto in quello dello svapo.
Una operazione è stata in tal senso portata a segno con successo dalla Guardia di Finanza di Porto di Recanati in provincia di Macerata.
Le Fiamme Gialle, in particolare, sono giunte ad un venditore on line che aveva posto in vendita dispositivi usa e getta non conformi.
Dopo una serie di accertamenti, i finanzieri si sono posti sulle tracce della piattaforma appurando come il materiale proposto nelle vetrine internet fosse ascrivibile, appunto, alla fattispecie del mercato nero.
Le indicazioni, dopo la fase di pedinamento on line, hanno avuto seguito nel momento in cui le divise si sono materialmente recate per una perquisizione in luogo in disponibilità del venditore rinvenendo 328 pezzi di sigarette usa e getta mancanti del contrassegno dello Stato.
Tali prodotti sono risultati essere contenenti ciascuna 2 millilitri di liquido inalante con concentrazione del 2% di nicotina, il tutto equivalente al peso convenzionale di 3.693 grammi di tabacchi lavorati esteri.
Ciò appurato, i finanzieri hanno anche provveduto a segnalare il dominio all’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli al fine di potersi procedere all’oscuramento del sito ed alla irrorazione delle annesse sanzioni.
“L’operazione di servizio – viene commentato in una nota della Guardia di Finanza - si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale per garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo”.
Tali traffici, come deducibile, si pongono come estremamente preoccupanti dal momento che finiscono per interloquire fondamentalmente con le sfere più giovani della popolazione che, per motivi anagrafici, non possono acquistare le use e getta presso i rivenditori ufficiali essendo tale pratica commerciale inibita ai minori di anni 18.
Un danno all’Erario ma, ancor prima, alla salute di ragazzini che entrano in contatto con sostanze che, afferendo al contrabbando, non sono sottoposte ai protocolli ed agli accorgimenti del mercato ufficiale.

Il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, ha comunicato questa mattina a tutte le organizzazioni sindacali riunite in sede di Organismo paritetico il testo finale della riforma degli uffici territoriali.
Si tratta del passaggio precedente alla sua approvazione definitiva da parte del Comitato di gestione, che sarà convocato nei prossimi giorni.
Ne da notizia una nota diffusa dalla stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
"Si avvicina, così - sottolineano dall'Agenzia guidata dal consigliere Roberto Alesse - la svolta storica dell’unificazione, sul territorio, di tutti gli uffici dell’ADM chiamati a gestire ogni singola competenza.
Tale riforma era stata introdotta, per legge, nel 2012 ma da allora nulla è stato fatto.
Grazie alla direzione Alesse l’Agenzia vive, adesso, una nuova fase".
"La riforma - ha fatto presente Alesse a margine dell’incontro con i sindacati - renderà più competitiva ed efficiente questa importante Amministrazione finanziaria.
Per troppi anni ha prevalso l’immobilismo ma la Pubblica Amministrazione deve avere il coraggio di cambiare, per adattarsi al mutare dei tempi e per offrire ai cittadini la migliore qualità possibile dei servizi” 

I ricercatori del CoEHAR hanno avviato un’iniziativa globale senza precedenti nel campo della salute, lo Studio "Smile".
Si tratta del primo ampio studio prospettico che misurerà i cambiamenti nei parametri della salute orale e dell’estetica dentale di oltre 400 fumatori che passano dalle sigarette tradizionali ai prodotti contenenti nicotina privi di combustione.
Sebbene gli effetti negativi del fumo di sigaretta sulla salute orale e sull’ingiallimento dei denti siano ben noti, vi sono solo dati limitati sull’impatto dei prodotti alternativi contenenti nicotina senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato.
Nello specifico, non ci sono studi a lungo termine che valutino l’impatto sulla salute orale e sull’aspetto dei denti quando si sostituiscono le sigarette convenzionali con questa gamma di prodotti.
Lo studio "Smile" è stato progettato per cercare di rispondere a tali domande.
I ricercatori intendono testare l’ipotesi per cui evitare l’esposizione ai componenti tossici della sigaretta possa tradursi in un miglioramento misurabile della salute gengivale, dell’accumulo di placca dentale, della decolorazione dello smalto e delle macchie sui denti in soggetti con gengivite lieve o moderata, confrontando i dati di soggetti che fumano sigarette convenzionali con quelli dei partecipanti che decidono di passare ai prodotti senza combustione o che non hanno mai fumato.

Lo studio viene condotto nelle cliniche dentali di quattro diversi paesi (Italia, Polonia, Moldavia e Indonesia). La fase di arruolamento dei partecipanti allo studio si è conclusa nell’agosto 2023 e i risultati sono attesi nel 2025.

L’obiettivo principale dello studio è confrontare la variazione media percentuale nel punteggio dell’Indice Gengivale Modificato (MGI), un indicatore chiave della salute gengivale, tra la prima visita dei pazienti e il follow-up a 18 mesi.
Verranno valutate anche le variazioni nelle macchie sui denti, nelle discromie dentali, nell’accumulo della placca e si considereranno i dati sulla qualità della vita rispetto ai miglioramenti o peggioramenti in termini di salute orale.

La nostra ricerca viene condotta in diverse località in tutto il mondo: la sfida riguarda il trovare un endpoint primario che possa essere misurato da diversi operatori in vari siti utilizzando un sistema di misurazione standardizzato già utilizzato in studi precedenti. 
L’Indice Gengivale Modificato (MGI) è stato scelto come indice primario perché è ampiamente utilizzato, semplice, non invasivo e riproducibile, consentendo il confronto dei risultati tra diversi siti e operatori 
– spiega il professore Eugenio Pedullà, Università di Catania, Co-leader del progetto Smile Study.

Lo studio "Smile" è caratterizzato da soluzioni innovative, introducendo un approccio nuovo nel campo della cessazione da fumo, offrendo una gamma diversificata di alternative contenenti nicotina e prive di combustione e permettendo ai partecipanti di scegliere in base alle proprie preferenze personali, con l’obiettivo di ridurre il fumo di sigaretta. Un ulteriore progetto di ricerca portato avanti dal Coehar, lo studio Smile, esaminerà l’impatto del passaggio alle alternative prive di combustione sulla salute orale, incluso la salute gengivale, il cattivo alito e l’aspetto dei denti, utilizzando tecnologie moderne all’avanguardia come la spettrofotometria digitale e la Fluorescenza Indotta dalla Luce Quantitativa (QLF) per la misurazione obiettiva. 

Per il prof. Iain Chapple, Responsabile del Dipartimento di Parodontologia della Scuola di Odontoiatria dell’Università di Birmingham “Integrando una tecnologia innovativa e all’avanguardia per la quantificazione obiettiva e coerente dei parametri di salute orale, stiamo stabilendo un livello di alta qualità senza precedenti nella ricerca odontoiatrica. Questo progresso rafforzerà la fiducia nell’applicabilità e nel valore del nostro approccio in una vasta gamma di applicazioni.
Questi includono la ricerca clinica incentrata sui prodotti a base di nicotina senza combustione e sui farmaci per smettere di fumare per aiutare le persone a smettere, nonché sui prodotti per la cura del consumatore mirati all’igiene orale e all’estetica dentale
.”
I dati provenienti da questo studio serviranno per valutare l’impatto di questa nuova classe di prodotti in termini di potenziali benefici e/o rischi associati al loro uso regolare a lungo termine. 
Dati che potranno anche gettare una nuova prospettiva sulla riduzione della piaga del fumo a livello globale, specialmente per quei fumatori per i quali il cattivo alito e l’estetica dentale sono una preoccupazione significativa. Per queste persone, una narrativa incentrata sulla salute e sull’aspetto della bocca può costituire un motivo più convincente per smettere di fumare rispetto alla paura di di tumori polmonari o malattie cardiopolmonari.

Secondo il professore Riccardo Polosa, Fondatore del Coehar “Importanti organizzazioni sanitarie nel Regno Unito supportano l’uso delle sigarette elettroniche, sottolineando che mancano prove a sostegno dell’ipotesi che questi prodotti causino carie o malattie gengivali.
Recentemente, i ricercatori del Coehar hanno pubblicato dati in merito alla possibilità che i dispositivi di somministrazione di nicotina privi di catrame, come le sigarette elettroniche o i prodotti del tabacco riscaldato, possano migliorare l’aspetto estetico dei denti e ridurre la formazione di placca dentale.
Lo studio "Smile" mira a chiarire definitivamente false affermazioni riguardo al vaping e alla salute orale, apportando un contributo significativo nella lotta contro il fumo e coinvolgendo attivamente cliniche e studi dentistici in tutto il mondo
“.

da Coehar

Continua l’azione di contrasto al fenomeno del contrabbando di tabacchi sul territorio nazionale.
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in uno agli agenti della Guardia di Finanza del secondo Gruppo in servizio presso il Porto di Trieste, hanno provveduto a sequestrare un ingente quantitativo di prodotti illeciti.
Nello specifico, l’azione congiunta dei due soggetti istituzionali ha consentito di rinvenire circa 1500 stecche di sigarette di contrabbando nascoste nel semirimorchio di un tir partito dalla Turchia.
Il mezzo pesante, nel dettaglio, secondo le informazioni di viaggio, avrebbe dovuto trasportare mobili.
Ed, in effetti, i mobili vi erano pure.
Solo che, tra un divano ed un pensile, era stato infilato anche qualcosina di non consentito.
Fermato il mezzo per le necessarie operazioni di controllo, sono state rinvenute sigarette nascoste in due armadietti e nove letti-contenitore; in particolare quest’ultimi erano stati opportunamente modificati con la creazione di un doppio fondo in compensato che permetteva il trasporto di circa cento stecche di sigarette ciascuno.
Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Trieste e sono tutt’ora in corso.

IL PATTO GDF-ADM

Si ribadisce, come in esordio accennato, l’intensità del traffico di “bionde” illegali che continuano ad entrare nel territorio nazionale da più versanti nonostante l’intensità dei controlli; Altresì diviene sempre più saldo il patto di sinergia tra le Fiamme Gialle e l’Agenzia guidata dal consigliere Roberto Alesse.
Una sinergia che, tendenzialmente, è sempre esistita ma che è stata istituzionalizzata e razionalizzata nell’Aprile dello scorso anno allorquando i vertici nazionali ebbero a stipulare a Roma tanto di protocollo al fine di razionalizzare i rapporti ed ottimizzare gli sforzi.
Arrivandosi, addirittura, anche alla costituzione di uffici misti, comuni come in quel di Mestre.
L’accordo romano fu poi declinato e rafforzato anche a livello locale avendosi svariati protocolli minori, per così dire, tra comandi e direzioni territoriali.

Ancora una nomina in seno alla nuova organizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli così come voluta dal consigliere Roberto Alesse.
Maurizio Pizzuto, infatti, è il nuovo coordinatore della comunicazione istituzionale dell'Agenzia di piazza Mastai.
Giornalista professionista, iscritto all'Ordine del Lazio dal 1986, laureato in Sociologia, Pizzuto vanta una lunga e consolidata carriera giornalistica, con esperienze significative nel campo della comunicazione istituzionale per ministri, sottosegretari e società pubbliche.
Il professionista ha altresì ricoperto il ruolo di Consigliere dell'Ordine nazionale dei Giornalisti nell’arco temporale compreso tra il 2001 ed il 2010, “contribuendo – viene esposto in una nota della stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - con competenza e dedizione allo sviluppo della professione giornalistica”.
La sua nomina come coordinatore della Comunicazione istituzionale presso l'ADM “sottolinea – è ulteriormente rappresentato - l'importanza strategica attribuita alla gestione efficace della comunicazione all'interno dell'Agenzia”.
Il ruolo che si accinge ad andare a rivestire il dottore Pezzuto prevede anche il coordinamento dei referenti della comunicazione centrali e territoriali, acquisendo le comunicazioni relative alle attività di servizio o alla partecipazione dell'Agenzia ad operazioni od eventi di rilievo nazionale.

Diventare imprenditori di successo.
Anche se si è poco più che ventenni ed anche se non si è un ereditiere modello Paris Hilton.
Il Franchising Svapo Web sta dando la possibilità a tantissimi giovani – molti nella fascia compresa tra i venti ed i trenta – di fare successo.
L’ultimo caso quello di Luca che, a due anni di distanza dall’apertura del suo primo Svapo Web Store sito in zona stadio di Benevento, ha annunciato che presto aprirà un secondo negozio.
Ancora riservatezza, tuttavia, da parte del giovane imprenditore rispetto alla esatta location del nuovo Store arancione.
Ma la notizia vera – lo ribadiamo - è che Luca ha appena 23 anni.
E che si è costruito praticamente da solo.
Da solo ma con la indispensabile forza a suo supporto del brand creato e guidato da Arcangelo Bove, numero uno della sigaretta elettronica italiana. 
Oltre 240 persone hanno deciso, in appena quattro anni e mezzo, di aprire un negozio in Franchising con il marchio Svapo Web in tutta Italia. 

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Un successo che galoppa per un progetto che sempre più sta coinvolgendo, come detto, giovanissimi.
Come Luca che, come prima accennato, appena la scorsa settimana ha spento la seconda candelina sulla torta del suo primo Svapo Web Store.
Due anni di attività scanditi da un decollo verticale che hanno fatto del 23enne Luca e del suo Store uno dei principali punti di riferimento per gli svapatori sanniti.
Un trend di crescita chiaro che ha portato alla decisione di avviare anche un secondo riferimento con una programmazione che non vuole porsi limiti e che guarda anche oltre. 
Un momento quanto mai opportuno per investire in un negozio di sigarette elettroniche stante le norme già approvate che, nei prossimi mesi, ridimensioneranno fortemente l'on line concentrando il mercato, di fatto, sui negozi fisici.
Un negozio Svapo Web, ovviamente, rappresenta in questo contesto un preziosissimo e determinante valore aggiunto rappresentando il brand arancione quello più storico e quello più forte nel panorama nazionale.


Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività di contrasto ai traffici illeciti operata dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna in servizio presso l’Aeroporto “Marconi” di Bologna.
Negli ultimi mesi, nell’ambito dei controlli effettuati in sala arrivi, sono stati rinvenuti oltre 250 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri, occultati nei bagagli di passeggeri di nazionalità straniera, in arrivo da Paesi extracomunitari.
Dell’ingente quantitativo di sigarette sequestrate, circa 120 chili erano di tipo “cheap white”, cioè regolarmente registrate nei Paesi di produzione, tuttavia non commercializzabili in Italia e nell’Unione europea, in quanto non conformi agli standard di sicurezza comunitari e più dannose per la salute dei fumatori.
L’attività ispettiva posta in essere ha determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di cinque passeggeri extracomunitari per il reato di contrabbando di T.L.E e l’irrogazione di sanzioni amministrative verso sedici soggetti, per un totale di euro 368.000.
I costanti e crescenti risultati raggiunti nei vari settori di controllo riflettono l’efficacia della collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, da ultimo rinnovata con la stipula del protocollo d’intesa siglato il 3 Aprile dello scorso anno.

Il Consiglio del CoEHAR - Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania - composto da 71 membri, riunitosi in seduta telematica, ha riconfermato la sua fiducia al professore Giovanni Li Volti quale direttore del CoEHAR per il quadriennio 2024-2028.
Lo fa presente lo stesso Istituto attraverso una nota stampa diramata sul sito web istituzionale.
La rielezione del professore Li Volti – viene spiegato - arriva dopo quattro anni di intenso lavoro condotto con entusiasmo e grande partecipazione da parte del professore catanese che si è contraddistinto anche per i risultati raggiunti con il progetto “Replica” da lui stesso coordinato.
Grazie all’attività di sette laboratori diversi nel mondo, è ancora rappresentato, i ricercatori di “Replica” sono riusciti a replicare e convalidare i più importanti studi sulla riduzione del danno da fumo che hanno cambiato la storia del settore.


“Seguendo la via già intrapresa da Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR – ha spiegato lo stesso Li Volti - il nostro Centro oggi è considerato il più influente e produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata alla riduzione del danno da fumo.
Un riconoscimento che ha portato il nostro ateneo ad essere più volte celebrato e premiato per la produttività dei suoi membri, per l’innovazione in ambito scientifico e per le grandi e importanti azioni di internazionalizzazione che hanno portato a Catania, in soli cinque anni, più di 150 ricercatori e stakeholders provenienti da ogni parte del globo, interessati alla nostra attività.
La fiducia da tutti voi espressa mi onora e mi motiva ancora di più a dedicare le mie energie, e quanto fin qui appreso, per garantire il successo della ricerca scientifica nel settore della riduzione del danno da fumo, e per seguire l’immenso lavoro svolto da tutto il team del CoEHAR e dal suo fondatore e mentore.
I successi internazionali del CoEHAR sono le vittorie di una squadra e della grande eccellenza della ricerca catanese.
Guardo con ottimismo al futuro – ha concluso Li Volti - e mi auguro di lavorare in stretta collaborazione con tutti per raggiungere nuovi obiettivi condivisi e lungimiranti”.

Il fronte del contrabbando è sempre caldo.
Una doppia operazione, a distanza di una manciata di ore, è stata eseguita in modo congiunto da personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e da militari della Guardia di Finanza.
Bari e Civitavecchia le “location” delle attività poste in essere con – rispettivamente - tabacchi e narghilè ovviamente di illecita provenienza.
Il primo blitz, come detto, nello scalo portuale pugliese dove gli operanti hanno sottoposto a sequestro un carico molto significativo di tabacchi.
Per la precisione 16 tonnellate di tabacco da fumo di contrabbando contenute in un autoarticolato proveniente dalla Grecia e diretto in Germania.
“La documentazione di accompagnamento esibita dall’autista – viene spiegato in una nota diramata da Adm - indicava il trasporto di tabacco grezzo e come tale non sottoposto al pagamento delle accise.
Tuttavia, l’analisi del laboratorio chimico delle Dogane di Roma ha verificato l’esatta qualificazione del prodotto come tabacco da pipa e, dunque, sottoposto ad accisa.
L’evasione accertata dei diritti dovuti (Iva e accisa) è di oltre un milione e 200 mila euro e la multa di oltre 86 milioni”.
Dalla Puglia al Lazio dove, presso il porto di Civitavecchia, è stato intercettato un carico di tabacco in evasione delle imposte, circostanza che ha portato alla denuncia per il trasportatore alla locale Procura della Repubblica per l’ipotesi di reato di contrabbando doganale.

“Durante i quotidiani controlli sui passeggeri e sulle merci provenienti dall’estero – spiegano anche in questo caso da Adm - le Fiamme gialle del locale Gruppo e il personale dell’Agenzia si sono imbattute in un autofurgone appena sbarcato da una motonave proveniente dalla Tunisia, avvertendo un forte odore di tabacco provenire dall’interno.
L’ispezione più accurata ha permesso di scoprire che, sotto il sedile del passeggero, era occultata melassa per narghilé, oltre ad alcune stecche di sigarette di contrabbando.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.
L’operazione, che testimonia la proficua sinergia tra il Corpo e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – è ancora esposto - da ultimo rafforzata dal protocollo d’Intesa recentemente siglato tra le due Istituzioni per consolidare i rapporti di collaborazione e rendere più efficaci le procedure operative, si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti attuato presso gli scali portuali e aeroportuali della Capitale”.

Vendevano sigarette elettroniche caricate con liquido al Thc nella misura del 90 percentuale.
Questi dispositivi, unitamente a stupefacenti, sono stati oggetto di una massiccia operazione eseguita nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato della Capitale.
Gli agenti, in particolare, hanno smontato un giro di spaccio che interessava le aree di San Cesareo e dei Castelli Romani e che era gestito da quattro pusher – tutti ventenni - in grado di manovrare un ingente movimento di sostanze.
Secondo le conclusioni dei poliziotti, infatti, il gruppetto avrebbe gestito circa 800.000 dosi di hashish per un controvalore sul mercato di circa 400.000 euro – di cui 50.000 trovati nella immediata disponibilità dei fermati.
Ma l’aspetto di crescente novità, ormai, è quello che riguarda i liquidi al Thc.
Alla droga “tradizionale”, infatti, si affiancano sempre più gli e-liquid caricati con percentuali non consentite dello specifico principio attivo.
Nella perquisizione posta in essere dagli inquirenti, infatti, sono stati rinvenuti numerosi pezzi – per l’esattezza 407 unità - che, come ricostruito, venivano ceduti per circa 80 euro cadauni.

Spulciando nell’agenda degli spacciatori, è emerso come tra gli acquirenti vi fossero professionisti e studenti in significativo numero nonchè una considerevole fetta di adolescenti.
Un fenomeno crescente quello dello spinello elettronico e che, giova precisarlo e sottolinearlo più e più volte, afferisce l’ambito del mercato nero.
Si è al cospetto, ovviamente, di prodotti non conformi e che non sono reperibili nel mercato ufficiale, legale.
E che stanno divenendo una moda pericolosissima nel cosmo delle abitudini di giovani e meno giovani.
Quanto ai dettagli dell’operazione, tornando ad essa, la stessa sfruttava ampiamente le nuove tecnologie e le possibilità offerte dai social.
Gli ordini, infatti, avvenivano prevalentemente tramite il canale Telegram.
Tutti e quattro i soggetti bloccati sono stati sottoposti alla misura degli arresti in attesa delle prossime determinazioni che saranno adottate dalla Magistratura.