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Si è tenuto nei giorni scorsi a Pescara il convegno sulla rete di vendita dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sui tabacchi lavorati e sui prodotti liquidi da inalazione a presidio della legalità e a tutela dei minori.
All’iniziativa, organizzata dall’Ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo, hanno aderito numerosi operatori del settore e le amministrazioni impegnate insieme ad ADM nell’attività di presidio sul territorio volta ad assicurare la prevenzione e il contrasto dell’illegalità a tutela dei minori.
I lavori, moderati da Maria Alessandra Graziani-Responsabile URP e Capo Sezione Servizi di Supporto dell’Ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo, sono stati introdotti da Alessia Polinari, Dirigente dell’ Ufficio Affari Generali della Direzione Territoriale del Lazio e Abruzzo, che ha illustrato la funzione di ADM come autorità regolatoria, di vigilanza e di controllo nel settore dei tabacchi.
Al convegno, ospitato dalla sala “Figlia di Iorio” del Palazzo della Provincia di Pescara, ha partecipato Andrea Bizzarri Dirigente della Direzione Accise - Ufficio Rete Vendita Tabacchi, P.L.I. e altri prodotti soggetti ad imposta di consumo, che ha illustrato i programmi e gli obiettivi dell’Agenzia nel settore dei tabacchi, con particolare riferimento ai benefici in termini di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa conseguiti grazie alla informatizzazione dei processi di competenza di ADM.
A seguire è intervenuta Stefania Provini Dirigente Responsabile dell’Ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo che ha esaminato le attività svolte dall’Ufficio sul territorio regionale e gli obiettivi conseguiti nel contrasto agli illeciti.
Gli interventi tecnici sono stati affidati ai funzionari dell’Ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo, Raffaella Di Majo-Capo Reparto Rivendite Tabacchi e Depositi Fiscali che ha illustrato la disciplina sulla gestione e vendita dei prodotti da fumo, Giuseppe Iannone-Capo Reparto Patentini e Prodotti liquidi da inalazione che ha approfondito l’analisi dell’attività di controllo e repressione sui patentini e sui prodotti liquidi da inalazione svolta dai verificatori ADM.
A seguire Francesco Lombardi-Responsabile della sede distaccata di L’Aquila, ha fornito alla platea un focus sul quadro normativo europeo, illustrando tra l’altro le sfide tecnologiche e le opportunità che l’intelligenza artificiale potrà fornire agli operatori del settore mediante l’implementazione del sistema europeo di tracciabilità del tabacco c.d. Blockchain. Il tema del contrabbando dei tabacchi ed il rilevante ruolo svolto dall’Agenzia nel contrasto al fenomeno che si estende a livello transnazionale è stato affrontato da Carmine Idolo-Capo della Sezione Legale e Contenzioso.
Il convegno, nel ribadire il ruolo centrale di ADM nel settore della vendita dei tabacchi e dei prodotti da inalazione, ha riscosso l’interesse dei partecipanti, tra i quali si segnala la presenza del Presidente nazionale della FIT, Mario Antonelli, il quale, nel sottolineare l’importanza dell’odierno confronto, ha auspicato che lo stesso possa diventare un appuntamento fisso tra ADM e le associazioni di categoria

Nel quadro dell’accordo relativo al programma delle attività di cooperazione congiunte Italia-Albania - momento sottoscritto a Tirana il 4 Aprile scorso tra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Guardia di Finanza e l’Amministrazione doganale albanese - l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha ricevuto una delegazione guidata dal Direttore generale delle Dogane Genti Gazheli.

La visita, come viene reso noto in un comunicato diramato da Adm, ha avuto come fine quello di fornire conoscenze teorico-pratiche sull’utilizzo di sigilli di Stato e tasselli per tabacchi a seguito della Deliberazione del Consiglio dei ministri albanese del 2.5.2024, finalizzata ad un avvicinamento della filiera albanese dei prodotti sottoposti ad accisa agli standard dell’Unione europea.
Il recente cambio nella legislazione albanese sulle accise autorizza l'Istituto Poligrafico a produrre e distribuire marche da bollo a pagamento, a partire dal 1 Gennaio 2025.
Nel corso della sua missione a Roma, il Direttore Gazheli è giunto a Palazzo della Manifattura Pontificia dei Tabacchi per incontrare il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Consigliere Roberto Alesse, con il quale ha affrontato nuovamente i punti salienti della collaborazione tecnica in atto ringraziando la controparte italiana per il sostegno fino ad ora ottenuto.
All’incontro erano altresì presenti il Direttore dell’Ufficio Relazioni Internazionali di ADM, Min. Plenipotenziario Andrea Mazzella, e il Direttore della Direzione Accise di Adm, dottore Luigi Liberatore.

Nuove partnership per il progetto di ricerca internazionale Diasmoke.
Grazie all’ulteriore finanziamento ottenuto tramite i fondi del PNRR Heal Italia, la prima filiera nazionale dedicata alla ricerca e all’innovazione nel campo della Medicina di Precisione, i ricercatori del CoEHAR avviano una ulteriore collaborazione con le Università di Bari e Palermo che consentirà di aumentare la complessità dello studio, il bacino di utenza sottoposto a monitoraggio, l’efficacia degli interventi in atto e soprattutto l’attendibilità dei risultati che emergeranno.

Ricordiamo che Diasmoke, infatti, è il progetto di ricerca internazionale del CoEHAR coordinato da alcuni dei massimi esperti di diabetologia nel mondo e promosso dallo stesso Istituto catanese.
I ricercatori stanno valutando le complesse interazioni tra i componenti tossici sviluppati dalla fumo di sigaretta e le gestione del diabete, monitorando anche l’impatto dei percorsi di cessazione sia sul decorso della patologia che sull’efficacia dei trattamenti antidiabetici. 

Durante il training del progetto che ha accolto ieri a Catania i due ricercatori dell’Università di Bari e Palermo, rispettivamente il dottore Dario Elvio Noviello la dottoressa Roberta Chianetta, hanno verificato insieme al professore Davide Campagna, coordinatore di Diasmoke, i protocolli e gli strumenti analizzati al fine di procedere con le ulteriori fasi del progetto anche nelle rispettive sedi.
L’occasione è stata propizia anche per consolidare la collaborazione fortemente voluta dal professore Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, con i due project investigator di questa nuova fase di Diasmoke, il professore Piero Portincasa (Università di Bari) ed il professore Mario Barbagallo (Università di Palermo).
Con loro, per gli aspetti teorici delle tecniche di smoking cessation anche il professore Pasquale Caponnetto, docente del DISFOR dell’Università di Catania, e la dottoressa Cecilia Spampinato, esperta di logistica e gestione della qualità.

La questione spagnola attenzionata anche dall’Ieva, ovvero l'Independent European Vape Alliance.
L’associazione internazionale, in particolare, è intervenuta con una sua nota per invitare il Governo spagnolo e, in particolare, il Ministro della Salute a rivedere i programmi sulla sigaretta elettronica.
Programmi che, come da attuali informazioni, andrebbero in una direzione alquanto stringente sostanziandosi, fondamentalmente, in una razionalizzazione sugli aromi.

“Desideriamo esprimere la nostra preoccupazione per l'intenzione del Ministero della Salute spagnolo di proporre un divieto sugli aromi dei prodotti da svapare in modifica del Real Decreto 579/2017 che regola la produzione e la commercializzazione del tabacco e dei prodotti da svapare”.
Così esordiscono dal gruppo internazionale guidato dal Presidente Dustin Dahlmann.

Per poi proseguire
“L'Ieva ritiene che il divieto di vaporizzare gli aromi dei prodotti comporti diversi rischi.
L’effettivo divieto degli e-liquid nel mercato spagnolo porterà a un boom delle attività del mercato nero con prodotti pericolosi e non conformi.
Ma non solo: ciò porterà ad un aumento dei tassi di fumo”.

Con riguardo a tale ultimo aspetto, viene citato il caso Danimarca “Il divieto degli aromi dei liquidi elettronici implementato in Danimarca nel 2020 ha portato ad un aumento dei tassi di fumo.
L'Autorità sanitaria danese ha evidenziato che la percentuale di giovani compresi tra i 15 e i 29 anni di età che fumavano sigarette tradizionali sono passati dal 23% del 2020 al 25% del 2022”.
Evidenziato anche l’aspetto occupazionale laddove si è precisato come un eventuale ban degli aromi “metterà a rischio più di 3.000 posti di lavoro nel settore spagnolo dello svapo e porterebbe a una riduzione delle entrate pubbliche riducendo la riscossione delle tasse”.
Gli aromi dei prodotti svapati costituiscono – precisano ulteriormente - una motivazione essenziale per i fumatori che cercano di passare a un'alternativa meno dannosa.
Un articolo pubblicato sul Journal of American Medical Association ha dimostrato che gli adulti che vaporizzano prodotti aromatizzati avevano maggiori probabilità di smettere di fumare rispetto a quelli che svapavano quelli a base di tabacco che sono comunemente esentati dai divieti sugli aromi nei Paesi che li hanno implementati.
Nel complesso – la conclusione del messaggio della Independent European Vape Alliance - invita rispettosamente il Ministero della Salute ad astenersi dall'imporre un divieto sugli aromi dei prodotti da svapare”.

Con oltre 537 milioni di adulti nel mondo, il diabete mellito è una delle patologie più diffuse, che comporta l’insorgenza di complicazioni microvascolari e macrovascolari, tra le quali nefropatia diabetica, retinopatia diabetica, neuropatia, infarto e ictus.

“Purtroppo, non possiamo pensare che la gestione del diabete riguardi semplicemente l’insorgenza o il decorso della patologia. Esistono fattori di rischio legati a specifiche abitudini che aggravano il quadro clinico del paziente, aumentando il rischio di complicazioni. Tra queste, il fumo di sigaretta è uno di fattori principali da tenere sotto controllo e che deve essere oggetto di trattamenti mirati” – spiega Magdalena Walicka, del Mossakowski Medical Research Centre di Varsavia.

Il gruppo internazionale di ricerca di DIASMOKE, formato da alcuni tra i massimi esperti di diabetologia nel mondo e coordinato dal CoEHAR di Catania, studia le complesse interazioni tra i componenti tossici sviluppati dalla fumo di sigaretta e le gestione del diabete, valutando anche l’impatto dei percorsi di cessazione sia sul decorso della patologia che sull’efficacia dei trattamenti antidiabetici. 

La review “Influence of quitting smoking on diabetes-related complications: A scoping review with a systematic search strategy”, pubblicata oggi, è la prima a fornire un’analisi dettagliata supportata da evidenze scientifiche sull’influenza dei percorsi di cessazione sulle complicazioni della patologia nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.

I ricercatori hanno identificato un totale di 1023 studi. Solo 26 soddisfacevano i criteri di idoneità. Sono stati inclusi un totale di 16 studi per gli esiti cardiovascolari, 6 per la nefropatia, 2 per la retinopatia, 2 per la neuropatia e 3 per il piede diabetico e la disfunzione erettile.

La ricerca suggerisce che smettere di fumare possa avere benefici significativi nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari tra gli individui con diabete di tipo 2. Gli ex fumatori generalmente mostrano un rischio inferiore di malattia coronarica rispetto ai fumatori attuali. Tuttavia, mentre alcuni studi mostrano una diminuzione significativa dei rischi di infarto miocardico e ictus ischemico tra coloro che smettono di fumare, altri non rilevano effetti significavi, forse a causa di fattori come la durata dello studio o la variazione di peso nei soggetti. È importante sottolineare invece che l’età in cui si smette di fumare gioca un ruolo cruciale: prima si smette, meglio è.

Per quanto riguarda le complicazioni microvascolari, i ricercatori hanno trovato risultati misti. Le prove più solide trovate dal gruppo di DIASMOKE riguardano la nefropatia diabetica, una patologia caratterizzata da albuminuria persistente e da un progressivo declino della funzione renale. Smettere di fumare si traduce in una sostanziale riduzione del rischio di insorgenza di questa patologiae un miglioramento delle funzioni renali nel tempo. 

Tuttavia, la relazione tra il fumo e altre complicanze diabetiche, come la retinopatia e la neuropatia, è scarsamente investigata e rimane poco chiara, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche per comprendere appieno tali associazioni.

Il fumo è stato collegato all’aggravamento delle complicazioni del piede diabetico, in particolare dell’ulcerazione del piede, che è diffusa tra gli individui con diabete di tipo 2, e alla disfunzione erettile correlata al diabete. La ricerca indica che smettere di fumare porta a risultati migliorati. Questi includono una migliore perfusione degli arti, un aumento dei tassi di sopravvivenza senza amputazione e un miglioramento della funzione erettile.

La gestione del diabete dovrebbe includere una consulenza specifica per il trattamento della dipendenza tabagica” conclude Davide Campagna, membro del CoEHAR “questa è la prima review che fornisce prove in merito alla cessazione da fumo sul decorso delle complicazioni relative al diabete. Si deve pensare di strutturare interventi mirati e complessi, che si basino sia sulla comunicazione tra il personale sanitario e i pazienti affetti da diabete, sia sull’implementazione di iniziative di salute pubblica mirate a ridurre e l’incidenza del fumo tra chi soffre di diabete”.

da Coehar

Continua a rafforzarsi il patto interistituzionale tra l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza.
In attuazione del protocollo d’intesa nazionale stipulato nel 2023, ed in continuità con il passato, presso la sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a L’Aquila, si è tenuta una riunione di coordinamento tra l’Ufficio delle Dogane di L’Aquila, l’Ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza competente per la Provincia di L’Aquila, per una piena valorizzazione delle sinergie istituzionali, consolidando i rapporti di cooperazione, di supporto reciproco e di complementarietà delle due amministrazioni.
Nel corso della riunione, viene spiegato in una nota Adm, presieduta dal Direttore dell’Ufficio delle Dogane di L’Aquila, Carlo Lopez, dal Direttore dell’Ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo, Stefania Provini, e dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza di L’Aquila, Colonnello Cosimo Lamanuzzi, ed alla presenza dei comandanti delle compagnie della Guardia di Finanza di Avezzano e Sulmona, sono stati analizzati i diversi ambiti di intervento in tutti i settori - vale a dirsi dogane, accise e monopoli - e pianificati i dettagli degli interventi operativi che saranno nell’immediato effettuati sul territorio.
Per molti versi dalle competenze sovrapponibili, Gdf e Adm hanno deciso, come prima accennato, circa un anno addietro, di ottimizzare i rispettivi sforzi. 
Allo scopo è stata definita, per il tramite di un protocollo, una modalità d'azione buona a disciplinare le procedure e a evitare superflue interferenze arrivandosi anche alla costituzione di uffici comuni. 
Dopo il primo accordo di tal genere stretto a livello generale in Capitale, le successive declinazioni su base locale quale quella di cui ora stretta nella cittadina abruzzese.

"La UIT – Unione Italiana Tabaccai in data odierna, a seguito della richiesta inviata via PEC (06/05/2024), ha appreso dall’ADM che l’Agenzia è intervenuta presso il Ministero della Sanità, unico interlocutore istituzionale, per chiarimenti in merito al Decreto emesso nei confronti di Philip Morris.

In particolare è emerso che la stessa Agenzia non ha ancora dato indicazioni in merito al comportamento da tenere da parte dei Rivenditori ed è in attesa di ulteriori risposte da Ministero e che non è STATA EMESSA NESSUNA INDICAZIONE RELATIVA A CONTROLLI E SANZIONI DA PARTE DEI FUNZIONARI DEGLI UFFICI TERRITORIALI DELL’AGENZIA.
Alla luce di questo stato dell’Arte la UIT suggerisce, in attesa che si risolva l’increscioso imbarazzo tra Ministero della Sanità e ADM, di ESPORRE L’AVVISO ALL’INTERNO DELLA RIVENDITA E AL DISTRIBUTORE AUTOMATICO E CONSEGNARE AL CLIENTE LA “ SACRA” IMMAGINETTA.
Ovviamente la UIT continua a monitorare sempre più convinta che ogni RESPONSABILITÀ ricada esclusivamente sul PRODUTTORE e sul DISTRIBUTORE così come sancito dal Decreto Direttoriale del Ministero della Sanità (ARTT. 1 e 2) confidando nell’autorevole indicazione dell’ADM.

La situazione che si è venuta a creare grazie alle facili interpretazioni e, ancor peggio, alla mancanza di coinvolgimento di tutti gli Enti preposti è la chiara dimostrazione dello stato in cui versa il settore delle Rivendite” – dichiara il Presidente Pasquale GenoveseStiamo assistendo ad un continuo stillicidio su quelle che sono legittime perplessità e domande di Colleghi che continuano a ricevere risposte fuorvianti e non sempre rispondenti a verità. Noi come Sindacato di Categoria abbiamo da subito interpellato il nostro unico referente di Settore che è l’ADM e solo oggi abbiamo ricevuto notizia sullo stato dell’arte“.

Sono sicuro che il ritardo di un definitivo chiarimento, che ancora registriamo, sia frutto del classico pasticciaccio all’italiano dove sovente la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra e dove i furbetti sguazzano”.

Così nota stampa divulgata sul sito della Uit, Unione italiana Tabaccai, in data 14/05/2024

Il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, continua nella sua “marcia” di interazione con le sedi territoriali della struttura.
Il vertice Adm, in particolare, è giunto a Palermo dove il medesimo ha avuto modo di visitare l’Ufficio dei Monopoli della Sicilia.
Appena atterrato all’Aeroporto Falcone Borsellino, l’altissimo funzionario ha provveduto a salutare il personale Adm in servizio e visitato la sede aeroportuale dell’Agenzia.
Successivamente, una volta nel Capoluogo, con la direttrice Teresa De Luca, Alesse ha incontrato il personale della Direzione territoriale VII Sicilia nonché i dirigenti degli Uffici delle Dogane.
Il Direttore Adm si è poi spostato presso il Laboratorio chimico, che realizza svariate attività di controllo, sia istituzionali che su richiesta di soggetti privati.
Tra queste, le analisi dei prodotti cosmetici con l’identificazione delle molecole tossiche o irritanti, per le quali il laboratorio di Palermo è l’unico che svolge test in modo particolarmente approfondito, e le analisi sui prodotti del tabacco e sui liquidi per le sigarette elettroniche, durante le quali si ricercano aromi non consentiti dalla Legge.
Anche in questo caso essendo il Laboratorio in questione il solo, al momento, a effettuare questo genere di controlli sul territorio nazionale.
“Conoscere da vicino le direzioni territoriali, che sono il vero volto dell’Amministrazione, ci permette, a livello centrale, di lavorare al meglio”.
Così ha dichiarato Roberto Alesse a margine del momento attraverso una nota diramata da piazza Mastai. Che ha quindi proseguito avviandosi a conclusione.
“Il coordinamento sinergico tra territorio e centro rende più efficaci le svariate attività dell’Agenzia aumentandone le performance.
Le coste siciliane non rappresentano solo i confini italiani ma anche quelli dell’Unione europea, con questa consapevolezza l’Adm svolge qui le sue funzioni a tutela della legalità ed è strategico punto di riferimento per cittadini e Istituzioni”.

In occasione del World No Tobacco Day 2024, il Coehar (Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania) in collaborazione con la Liaf (Lega Italiana Anti Fumo) e alcune associazioni di studenti, organizza la prima tavola rotonda dedicata alla battaglia antifumo coordinata interamente da giovani studenti, specializzandi e ricercatori che si sono contraddistinti per l’attenzione al tema.

Dalla loro voce ascolteremo esigenze, visioni e proposte che potranno essere condivise con la comunità scientifica impegnata a trovare le risposte per consegnare loro un futuro “smoke free”.

Il tema indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il World No Tobacco Day 2024 è “Proteggere i bambini dalle interferenze dell’industria del tabacco“. L’obiettivo, scrivono sul sito OMS: “è attirare l’attenzione del mondo e dei suoi rappresentanti governativi sulle tattiche predatorie dell’industria del tabacco che prendono di mira i giovani per ottenere profitti per tutta la vita“.

Seguendo i principi di condivisione, innovazione e ascolto su cui si basa la sua attività, il CoEHAR (fondato dal prof. Riccardo Polosa e diretto dal professore Giovanni Li Volti) sceglie di definire le problematiche in atto ascoltando direttamente l’opinione dei giovani.
Dalla loro voce emergeranno criticità, paure e aspettative.
Ma anche le possibili soluzioni auspicate. Dalle domande dei ragazzi e dai temi sul tavolo, gli esponenti del CoEHAR potranno proporre le giuste risposte e alle giuste domande
abbattendo così il muro generazionale e combattendo la disinformazione.

L’incontro si terrà Giovedì 30 Maggio alle ore 8:30 presso l’Aula Magna della Torre Biologica dell’Università di Catania.
Le tematiche affrontate spazieranno dalla salute orale a quella sessuale, dalla sociologia al marketing, dalla diagnosi al trattamento clinico, passando anche dalle soluzioni innovative e dai nuovi strumenti forniti grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Tra i giovani partecipanti alla tavola rotonda Noemi Vitale, Federica Amata, Eleonora Uccelli (studentesse di scienze e tecniche psicologiche), Giusy La Rosa (assegnista di ricerca), Roberto Curto (specializzando in endocrinologia), Francesca Cucuzza, Simone Aliotta, Noemi Contino e Manuela Leonardi (specializzandi in medicina interna), Eugenia Pistarà e Irene d’Anna (specializzande in malattie infettive), Antonio Crisci (studente di medicina), Giuseppe Carota (ricercatore) e Chiara Giardina (neo laureata), Emanuela Tropea (assegnista di ricerca), Vincenzo Miracula (dottorando in fisica), Giuseppe Caruso (specializzando in Ginecologia), Mirko Casu (dottorando in informatica) e Carlo Bellanca (specializzando in farmacologia).
(da Coehar)

“In questa Regione i nostri uffici rappresentano un fondamentale presidio di legalità, svolgono attività notevolmente complesse e collaborano con altri organi dello Stato, di controllo e di polizia, per assicurare il rispetto della legge.
Nei prossimi giorni mi recherò anche in Sicilia, il Sud rappresenta una risorsa enorme e va valorizzato con le competenze necessarie per renderlo sempre più competitivo”.

Sono le parole di Roberto Alesse, numero uno dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a margine della visita agli Uffici centrali Adm della Regione Calabria.
Una tappa che, conclusa la fase di riforma e di riorganizzazione del territorio, è stata programmata dal vertice di piazza Mastai nel più ampio contesto di visite presso i diversi uffici periferici.
Tra i primi momenti in scaletta, come detto, la Calabria, al fine “di conoscere da vicino l’attività e il personale di questa strategica Direzione regionale”.
Una struttura complessa che, gestendo un territorio vasto e diversificato – viene spiegato in una nota dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - quotidianamente affronta sfide peculiari legate alla sua posizione geografica e a fenomeni diffusi di criminalità organizzata”.
Dopo aver incontrato il personale dell’Ufficio Affari generali, dell’Ufficio dogane di Reggio Calabria e di Roccella Jonica e della Sezione operativa territoriale di Reggio Calabria dell’Ufficio dei Monopoli calabrese, il Direttore si è recato a Gioia Tauro, dove ha salutato anche tutto il personale della sede.
Alesse ha visitato, quindi, la delicata area riservata ai controlli scanner e alle ispezioni dei container.
Il porto di Gioia Tauro è, infatti, diventato in pochi anni l’hub italiano di riferimento nel settore del transhipment marittimo.
Attualmente vi approdano 1500 portacontainer all’anno, alcune con capacità di trasporto superiori ai 24.000 container, ovvero navi che pochi porti consentono di far attraccare a causa dell’elevato pescaggio dello scafo.
In tale porto, che è anche dotato di un terminal automotive, si svolge la quasi totalità delle operazioni doganali di tutta la Calabria.