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Il fondatore del CoEHAR, il professore Riccardo Polosa, ha indirizzato una lettera al governo australiano in merito alla proposta di legge denominata Vaping Reform. Nella lettera emergono i risultati di dieci anni di ricerca scientifica condotta dallo scienziato e dal CoEHAR, che supportano e sostengono i principi della riduzione del danno, avvertendo al contempo delle conseguenze di un divieto totale dei prodotti per lo svapo.

Il Therapeutic Goods and Other Legislation Amendment (Vaping Reforms) Bill 2024 è un disegno di legge che mira a implementare la riforma sul vaping già introdotta in Australia: l’obiettivo è proibire l’importazione, la produzione nazionale, la fornitura e la pubblicità dei prodotti per lo svapo non terapeutici e monouso.
Sulla base di quanto contenuto nella legge, il vaping viene classificato come prodotto medicinale da prescrivere da parte di medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato.
Questa è l’ultima di una serie di misure volte a riformare la legge sul vaping in Australia dopo l’introduzione di un divieto sull’importazione di sigarette elettroniche monouso nel Gennaio 2024 e un divieto su tutte le altre sigarette elettroniche (a meno che non siano soddisfatte determinate condizioni) nel marzo 2024.

Tuttavia, questa decisione contraddice significativamente l’ultimo decennio di ricerca scientifica nel campo dei prodotti elettronici a rilascio di nicotina, ignorando completamente i principi della riduzione del danno all’interno delle politiche sanitarie.
Il professore Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR e uno dei più autorevoli scienziati nel campo della riduzione del danno da fumo, ha deciso di inviare una lettera al Senato australiano per esprimere la propria preoccupazione su un possibile bando dei prodotti da svapo, portando a conoscenza dei legislatori i risultati di anni di ricerca scientifica condotta presso il Centro di Eccellenza per riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania.
L'esperto siciliano ha pubblicato il primo trial clinico randomizzato sull’efficacia delle sigarette elettroniche nel 2013: da allora, sono stati pubblicati oltre 150 studi sul vaping, rendendo il CoEHAR uno dei centri più autorevoli nel campo della ricerca applicata al danno da fumo e strategie di riduzione del danno.

La lettera mira a chiarire i dati in merito a quattro diversi aspetti in materia di regolamentazione dei prodotti elettronici a rilascio di nicotina: efficacia, sicurezza, dipendenza giovanile e regolamentazione.

Secondo gli studi, “la ricerca del CoEHAR su pazienti affetti da BPCO, asma, ipertensione e schizofrenia mostra chiari benefici con prove oggettive di inversione del danno dopo il passaggio dal fumo… e ha anche dimostrato che la funzione polmonare e i sintomi respiratori e la clearance mucociliare migliorano dopo il passaggio dal fumo al vaping“.
Uno dei problemi più urgenti da affrontare riguarda la possibile dipendenza giovanile: secondo molte organizzazioni sanitarie, il vaping potrebbe fungere da sostituto del fumo combustibile, scatenando un potenziale effetto gateway che spingerebbe i giovani verso il fumo.

Nel 2022, una revisione del CoEHAR sui dati sul vaping giovanile negli Stati Uniti ha concluso che: “non si è rilevata alcuna evidenza che il vaping potesse spingere al fumo di sigaretta e vi è inoltre una carenza di dati sulle implicazioni per la salute a lungo termine dell’uso di EC negli adolescenti e nei giovani adulti“.
Inoltre “dovrebbero esserci rigorosi controlli sull’età alla vendita e provvedimenti più severi, come la revoca della licenza, per la vendita ai minori. Tuttavia, il danno causato dal vaping sui giovani è probabile che sia limitato poiché la maggior parte dell’uso è sperimentale e a breve termine. Il vaping regolare è raro. Non ci sono prove valide che sostengano che il vaping induca i giovani a fumare“.
(nota stampa Coehar)

Questa è solo l’ultima di diverse iniziative che coinvolgono i ricercatori del CoEHAR, che spesso hanno cercato di promuovere la cultura e i principi della riduzione del danno con i governi di tutto il mondo, esprimendo solidarietà con le scelte della sanità pubblica e proponendo punti di vista alternativi basati sull’esperienza e sui risultati della ricerca scientifica condotta a Catania, come nel caso dei documenti inviati al governo del Sudafrica o della Malesia.
Una sfida che il Professor Polosa affronta anche nel territorio italiano, che ha deciso di adottare un approccio precauzionale verso la riduzione del danno da fumo: durante un’audizione nella Commissione Affari Sociali della Camera, nell’ambito dell’esame del “Piano europeo di lotta contro il cancro“, il prof. Polosa ha sottolineato la necessità di integrare il principio della riduzione del danno con le misure esistenti, prendendo ad esempio paesi virtuosi come Gran Bretagna, Svezia, Norvegia e Giappone.

Questi sono chiari esempi di come la scienza possa impegnarsi efficacemente con i governi per sostenere decisioni sulla salute pubblica: tuttavia, tali casi dovrebbero basarsi su dati reali e scientifici. Solo prendendo decisioni fondate su prove, si possono raggiungere cambiamenti rilevanti nella sanità pubblica.
In conclusione, il principio del minore rischio associato ai prodotti per il vaping dovrebbe condurre a una riconsiderazione di bandi e divieti su questi prodotti: un approccio troppo restrittivo potrebbe avere conseguenze negative sulla salute di tutti quei fumatori che non riescono a smettere.

Aprire un negozio in franchising con il brand di sigarette elettroniche Svapo Web rappresenta l'investimento del momento. La prova principe? Ve la forniamo noi: tantissimi imprenditori, infatti, dopo aver aperto un primo Store - meglio dirsi, un primo Svapo Web Store - ne avviano anche un secondo, un terzo se non un quarto. Vi sarebbe ragione di farlo laddove l'operazione non fosse vantaggiosa? Quesito ovviamente retorico. Negli ultimi due giorni, venendo al dettaglio dei contenuti, il quartier generale di Svapo Web, azienda fondata e guidata dall'imprenditore sannita Arcangelo Bove, ha annunciato la apertura di ben quattro nuovi negozi. Ebbene, in due casi si tratta di una seconda e di una terza apertura da parte di medesimi proprietari. A Ceriano Laghetto, tanto per iniziare, Provincia di Monza e della Brianza, apriranno il loro secondo Svapo Web Store i fratelli Catuara, già proprietari di quello sito a Cesano Maderno; fanno addirittura meglio, proseguendo, i coniugi Luciano Benincasa ed Alessia Marmo che, già titolari degli Svapo Web Store di Pavia e di Piacenza, tra poco taglieranno il loro terzo nastro a Mortara, nel Pavese.

APRI UNO SVAPO WEB STORE!

Questo solo per rimanere agli annunci delle ultime ore perché, se si estendesse il discorso allo "storico" aziendale alla sua interezza, si troverebbero casi ancora più eclatanti di imprenditori giunti anche alla loro quarta e quinta apertura. E, in più di un caso, si tratta di ventenni e trentenni divenuti imprenditori di successo grazie al marchio arancione. In appena quattro anni e mezzo, oltre 240 Svapo Web Store aperti in tutta Italia in modo omogeneo da Nord a Sud. Con partenze sprint e profitti immediati agevolati dalle vantaggiosissime condizioni offerte dalla squadra di Bove (non ultimo l'assenza di meccanismi quali fee e royalty). Aprire un negozio in franchising con Svapo Web è, pertanto, allo stato, incrociando il basso investimento iniziale ed il valore del ritorno - in termini di 'quanto' e 'quando' - una delle migliori operazioni possibili sul territorio nazionale.

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in applicazione del Titolo V della Costituzione e dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza che prevedono la valorizzazione del territorio, ha approvato la riforma dell’intera Amministrazione finanziaria.
La riforma, attuativa dell’articolo 23-quater del decreto-legge 95 del 2012, ha disposto l’incorporazione dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nell’Agenzia delle dogane e ha, in sostanza, avviato la fusione degli uffici delle Dogane e dei Monopoli presenti sul territorio e fino a oggi rimasti separati per competenze.
La Riforma e’ stata deliberata dal Comitato di Gestione dell’ADM, presieduto dal direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse.
Il processo di riforma, previsto dalla norma del 2012, non era ancora stato attuato per l’estrema complessità ed eterogeneità delle amministrazioni da accorpare.
Con la direzione di Alesse si mette in moto, finalmente, un ampio e atteso processo di riordino dell’Agenzia.
Presto l’Adm sarà presente sul territorio con uffici unici e i suoi strategici centri decisionali, che hanno competenze nelle diverse materie dei giochi, dei tabacchi, delle dogane e delle accise, saranno fruibili dai cittadini in modo più semplice e veloce.
“Dopo 12 anni di attendismo, ho voluto portare a compimento una riforma strategica per il Paese, che punta a disciplinare tutti i procedimenti amministrativi, tributari ed extratributari di competenza dell’Agenzia, per assicurare agli utenti un servizio chiaro ed efficiente su tutto il territorio nazionale”, ha detto Alesse a conclusione dell’iter deliberativo.

Aprire un negozio in franchising con il brand Svapo Web continua a rappresentare, sempre più, un trend ed una soluzione vincente.
Nel mese di Marzo - si pensi - sono stati addirittura sei gli Svapo Web Store che hanno tagliato il nastro in tutta Italia.
Con una distribuzione geografica spalmata su tutto lo Stivale.
Il 10 Marzo, infatti, vi era stato lo "start" di Fondi, in provincia di Latina; poi, a seguire, quelli di Bagnolo in Piano e di Casavatore, rispettivamente in provincia di Reggio Emilia e di Napoli.
Lo scorso fine settimana, quindi, Domenica 24, nuovo Svapo Web Store a via Torelli - civico 39 - di Parma dove gli svapatori del luogo potranno trovare ad attenderli l’espertissima Rita.
Proprio oggi, balzando nella meravigliosa Sicilia, partenza a Palermo.
Il filotto si chiuderà a Canonica d'Adda, in provincia di Bergamo, Sabato 30 - Vigilia di Pasqua - con al timone il giovanissimo Michael Mazzola.
Tagli del nastro seriali che confermano la bontà dell'investimento rappresentato dall'apertura di negozi in franchising con il marchio fondato e guidato dall'imprenditore sannita Arcangelo Bove.

PROFITTI IMMEDIATI CON UN INVESTIMENTO MINIMO

Profitti immediati, ritorni importanti con un investimento assolutamente minimo.
Senza dimenticare esclusività di zona e di prodotti…
Aprire un negozio in franchising Svapo Web rappresenta, in definitiva, un investimento che azzera, praticamente, il rischio di impresa.
E che sempre più si porrà come estremamente vantaggioso.
Nei prossimi mesi, infatti, l’on line sarà sostanzialmente abolito con i negozi “fisici” che vedranno amplificato il loro flusso.
E Svapo Web è senza ombra di dubbio un gigante quanto a strutturazione sul territorio.
Le persone hanno ben capito questo concetto tant’è che negli ultimi mesi si sta amplificando la domanda da parte di quanti vogliono avviare uno Svapo Web Store in un po' tutto il territorio nazionale.
E gli oltre 240 negozi presenti in Italia sembrano destinati ad aumentare in modo alquanto esponenziale.

Il Coehar sarà, il prossimo mese di Ottobre, in Scozia per discutere di riduzione del danno.
Sarà, in particolare, la ricercatrice Lia Emma a rappresentare il centro di ricerca catanese all’edizione 2024 della conferenza Coresta, momento che si svilupperà a Edimburgo  dal 13 al 17 Ottobre.
Per il 2024, si apprende dalle sedi organizzative, la conferenza si intitolerà “Advancing Tobacco Harm Reduction through Scientific Collaboration”. La dottoressa Lia Emma presenterà il proprio lavoro durante il panel dedicato a “Product Science and product techology”.
Tale specifico sottogruppo della conferenza, viene fatto presente in una nota diramata dallo stesso Coehar, presenterà i dati ottenuti dalla ricerca scientifica relativa ai prodotti del tabacco convenzionale e ai prodotti privi di combustione di nuova generazione come le sigarette elettroniche, i prodotti a tabacco riscaldato e i nuovi prodotti orali contenenti nicotina derivata dal tabacco.
Coresta (Centre de Coopération pour les Recherches Scientifiques Relatives au Tabac / Cooperation Centre for Scientific Research Relative to Tobacco) è un’associazione fondata nel 1956, regolata dalla legge francese, il cui scopo è promuovere e facilitare la cooperazione internazionale e le migliori pratiche nella ricerca scientifica relativa al tabacco e ai suoi prodotti derivati.
I Membri Effettivi CORESTA sono organizzazioni (aziende, istituti, laboratori, associazioni) che svolgono attività di ricerca e sviluppo legate al tabacco o ai suoi prodotti derivati ​​(compresi i prodotti e-vapour), sia nel campo vegetale (agronomia, allevamento, fitopatologia) che nei campi della produzione , chimica, metrologia o materiali – quali carta, filtri ed aerosol.

Continua l’attività delle Forze dell’Ordine rispetto al contrasto del fenomeno del contrabbando e della circolazione di prodotti non leciti.

Tanto nel settore dei tabacchi tanto in quello dello svapo.
Una operazione è stata in tal senso portata a segno con successo dalla Guardia di Finanza di Porto di Recanati in provincia di Macerata.
Le Fiamme Gialle, in particolare, sono giunte ad un venditore on line che aveva posto in vendita dispositivi usa e getta non conformi.
Dopo una serie di accertamenti, i finanzieri si sono posti sulle tracce della piattaforma appurando come il materiale proposto nelle vetrine internet fosse ascrivibile, appunto, alla fattispecie del mercato nero.
Le indicazioni, dopo la fase di pedinamento on line, hanno avuto seguito nel momento in cui le divise si sono materialmente recate per una perquisizione in luogo in disponibilità del venditore rinvenendo 328 pezzi di sigarette usa e getta mancanti del contrassegno dello Stato.
Tali prodotti sono risultati essere contenenti ciascuna 2 millilitri di liquido inalante con concentrazione del 2% di nicotina, il tutto equivalente al peso convenzionale di 3.693 grammi di tabacchi lavorati esteri.
Ciò appurato, i finanzieri hanno anche provveduto a segnalare il dominio all’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli al fine di potersi procedere all’oscuramento del sito ed alla irrorazione delle annesse sanzioni.
“L’operazione di servizio – viene commentato in una nota della Guardia di Finanza - si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale per garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo”.
Tali traffici, come deducibile, si pongono come estremamente preoccupanti dal momento che finiscono per interloquire fondamentalmente con le sfere più giovani della popolazione che, per motivi anagrafici, non possono acquistare le use e getta presso i rivenditori ufficiali essendo tale pratica commerciale inibita ai minori di anni 18.
Un danno all’Erario ma, ancor prima, alla salute di ragazzini che entrano in contatto con sostanze che, afferendo al contrabbando, non sono sottoposte ai protocolli ed agli accorgimenti del mercato ufficiale.

Il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, ha comunicato questa mattina a tutte le organizzazioni sindacali riunite in sede di Organismo paritetico il testo finale della riforma degli uffici territoriali.
Si tratta del passaggio precedente alla sua approvazione definitiva da parte del Comitato di gestione, che sarà convocato nei prossimi giorni.
Ne da notizia una nota diffusa dalla stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
"Si avvicina, così - sottolineano dall'Agenzia guidata dal consigliere Roberto Alesse - la svolta storica dell’unificazione, sul territorio, di tutti gli uffici dell’ADM chiamati a gestire ogni singola competenza.
Tale riforma era stata introdotta, per legge, nel 2012 ma da allora nulla è stato fatto.
Grazie alla direzione Alesse l’Agenzia vive, adesso, una nuova fase".
"La riforma - ha fatto presente Alesse a margine dell’incontro con i sindacati - renderà più competitiva ed efficiente questa importante Amministrazione finanziaria.
Per troppi anni ha prevalso l’immobilismo ma la Pubblica Amministrazione deve avere il coraggio di cambiare, per adattarsi al mutare dei tempi e per offrire ai cittadini la migliore qualità possibile dei servizi” 

I ricercatori del CoEHAR hanno avviato un’iniziativa globale senza precedenti nel campo della salute, lo Studio "Smile".
Si tratta del primo ampio studio prospettico che misurerà i cambiamenti nei parametri della salute orale e dell’estetica dentale di oltre 400 fumatori che passano dalle sigarette tradizionali ai prodotti contenenti nicotina privi di combustione.
Sebbene gli effetti negativi del fumo di sigaretta sulla salute orale e sull’ingiallimento dei denti siano ben noti, vi sono solo dati limitati sull’impatto dei prodotti alternativi contenenti nicotina senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato.
Nello specifico, non ci sono studi a lungo termine che valutino l’impatto sulla salute orale e sull’aspetto dei denti quando si sostituiscono le sigarette convenzionali con questa gamma di prodotti.
Lo studio "Smile" è stato progettato per cercare di rispondere a tali domande.
I ricercatori intendono testare l’ipotesi per cui evitare l’esposizione ai componenti tossici della sigaretta possa tradursi in un miglioramento misurabile della salute gengivale, dell’accumulo di placca dentale, della decolorazione dello smalto e delle macchie sui denti in soggetti con gengivite lieve o moderata, confrontando i dati di soggetti che fumano sigarette convenzionali con quelli dei partecipanti che decidono di passare ai prodotti senza combustione o che non hanno mai fumato.

Lo studio viene condotto nelle cliniche dentali di quattro diversi paesi (Italia, Polonia, Moldavia e Indonesia). La fase di arruolamento dei partecipanti allo studio si è conclusa nell’agosto 2023 e i risultati sono attesi nel 2025.

L’obiettivo principale dello studio è confrontare la variazione media percentuale nel punteggio dell’Indice Gengivale Modificato (MGI), un indicatore chiave della salute gengivale, tra la prima visita dei pazienti e il follow-up a 18 mesi.
Verranno valutate anche le variazioni nelle macchie sui denti, nelle discromie dentali, nell’accumulo della placca e si considereranno i dati sulla qualità della vita rispetto ai miglioramenti o peggioramenti in termini di salute orale.

La nostra ricerca viene condotta in diverse località in tutto il mondo: la sfida riguarda il trovare un endpoint primario che possa essere misurato da diversi operatori in vari siti utilizzando un sistema di misurazione standardizzato già utilizzato in studi precedenti. 
L’Indice Gengivale Modificato (MGI) è stato scelto come indice primario perché è ampiamente utilizzato, semplice, non invasivo e riproducibile, consentendo il confronto dei risultati tra diversi siti e operatori 
– spiega il professore Eugenio Pedullà, Università di Catania, Co-leader del progetto Smile Study.

Lo studio "Smile" è caratterizzato da soluzioni innovative, introducendo un approccio nuovo nel campo della cessazione da fumo, offrendo una gamma diversificata di alternative contenenti nicotina e prive di combustione e permettendo ai partecipanti di scegliere in base alle proprie preferenze personali, con l’obiettivo di ridurre il fumo di sigaretta. Un ulteriore progetto di ricerca portato avanti dal Coehar, lo studio Smile, esaminerà l’impatto del passaggio alle alternative prive di combustione sulla salute orale, incluso la salute gengivale, il cattivo alito e l’aspetto dei denti, utilizzando tecnologie moderne all’avanguardia come la spettrofotometria digitale e la Fluorescenza Indotta dalla Luce Quantitativa (QLF) per la misurazione obiettiva. 

Per il prof. Iain Chapple, Responsabile del Dipartimento di Parodontologia della Scuola di Odontoiatria dell’Università di Birmingham “Integrando una tecnologia innovativa e all’avanguardia per la quantificazione obiettiva e coerente dei parametri di salute orale, stiamo stabilendo un livello di alta qualità senza precedenti nella ricerca odontoiatrica. Questo progresso rafforzerà la fiducia nell’applicabilità e nel valore del nostro approccio in una vasta gamma di applicazioni.
Questi includono la ricerca clinica incentrata sui prodotti a base di nicotina senza combustione e sui farmaci per smettere di fumare per aiutare le persone a smettere, nonché sui prodotti per la cura del consumatore mirati all’igiene orale e all’estetica dentale
.”
I dati provenienti da questo studio serviranno per valutare l’impatto di questa nuova classe di prodotti in termini di potenziali benefici e/o rischi associati al loro uso regolare a lungo termine. 
Dati che potranno anche gettare una nuova prospettiva sulla riduzione della piaga del fumo a livello globale, specialmente per quei fumatori per i quali il cattivo alito e l’estetica dentale sono una preoccupazione significativa. Per queste persone, una narrativa incentrata sulla salute e sull’aspetto della bocca può costituire un motivo più convincente per smettere di fumare rispetto alla paura di di tumori polmonari o malattie cardiopolmonari.

Secondo il professore Riccardo Polosa, Fondatore del Coehar “Importanti organizzazioni sanitarie nel Regno Unito supportano l’uso delle sigarette elettroniche, sottolineando che mancano prove a sostegno dell’ipotesi che questi prodotti causino carie o malattie gengivali.
Recentemente, i ricercatori del Coehar hanno pubblicato dati in merito alla possibilità che i dispositivi di somministrazione di nicotina privi di catrame, come le sigarette elettroniche o i prodotti del tabacco riscaldato, possano migliorare l’aspetto estetico dei denti e ridurre la formazione di placca dentale.
Lo studio "Smile" mira a chiarire definitivamente false affermazioni riguardo al vaping e alla salute orale, apportando un contributo significativo nella lotta contro il fumo e coinvolgendo attivamente cliniche e studi dentistici in tutto il mondo
“.

da Coehar

Continua l’azione di contrasto al fenomeno del contrabbando di tabacchi sul territorio nazionale.
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in uno agli agenti della Guardia di Finanza del secondo Gruppo in servizio presso il Porto di Trieste, hanno provveduto a sequestrare un ingente quantitativo di prodotti illeciti.
Nello specifico, l’azione congiunta dei due soggetti istituzionali ha consentito di rinvenire circa 1500 stecche di sigarette di contrabbando nascoste nel semirimorchio di un tir partito dalla Turchia.
Il mezzo pesante, nel dettaglio, secondo le informazioni di viaggio, avrebbe dovuto trasportare mobili.
Ed, in effetti, i mobili vi erano pure.
Solo che, tra un divano ed un pensile, era stato infilato anche qualcosina di non consentito.
Fermato il mezzo per le necessarie operazioni di controllo, sono state rinvenute sigarette nascoste in due armadietti e nove letti-contenitore; in particolare quest’ultimi erano stati opportunamente modificati con la creazione di un doppio fondo in compensato che permetteva il trasporto di circa cento stecche di sigarette ciascuno.
Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Trieste e sono tutt’ora in corso.

IL PATTO GDF-ADM

Si ribadisce, come in esordio accennato, l’intensità del traffico di “bionde” illegali che continuano ad entrare nel territorio nazionale da più versanti nonostante l’intensità dei controlli; Altresì diviene sempre più saldo il patto di sinergia tra le Fiamme Gialle e l’Agenzia guidata dal consigliere Roberto Alesse.
Una sinergia che, tendenzialmente, è sempre esistita ma che è stata istituzionalizzata e razionalizzata nell’Aprile dello scorso anno allorquando i vertici nazionali ebbero a stipulare a Roma tanto di protocollo al fine di razionalizzare i rapporti ed ottimizzare gli sforzi.
Arrivandosi, addirittura, anche alla costituzione di uffici misti, comuni come in quel di Mestre.
L’accordo romano fu poi declinato e rafforzato anche a livello locale avendosi svariati protocolli minori, per così dire, tra comandi e direzioni territoriali.

Ancora una nomina in seno alla nuova organizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli così come voluta dal consigliere Roberto Alesse.
Maurizio Pizzuto, infatti, è il nuovo coordinatore della comunicazione istituzionale dell'Agenzia di piazza Mastai.
Giornalista professionista, iscritto all'Ordine del Lazio dal 1986, laureato in Sociologia, Pizzuto vanta una lunga e consolidata carriera giornalistica, con esperienze significative nel campo della comunicazione istituzionale per ministri, sottosegretari e società pubbliche.
Il professionista ha altresì ricoperto il ruolo di Consigliere dell'Ordine nazionale dei Giornalisti nell’arco temporale compreso tra il 2001 ed il 2010, “contribuendo – viene esposto in una nota della stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - con competenza e dedizione allo sviluppo della professione giornalistica”.
La sua nomina come coordinatore della Comunicazione istituzionale presso l'ADM “sottolinea – è ulteriormente rappresentato - l'importanza strategica attribuita alla gestione efficace della comunicazione all'interno dell'Agenzia”.
Il ruolo che si accinge ad andare a rivestire il dottore Pezzuto prevede anche il coordinamento dei referenti della comunicazione centrali e territoriali, acquisendo le comunicazioni relative alle attività di servizio o alla partecipazione dell'Agenzia ad operazioni od eventi di rilievo nazionale.