Cessazione dal fumo, Beatrice rivendica il ruolo della sigaretta elettronica
“E’ notizia del 12 Settembre che una nuova revisione del Cochrane dimostra che le sigarette elettroniche e alcuni farmaci come la vareniclina e la citisina hanno mostrato maggiori probabilità di aiutare le persone a smettere di fumare”.
Lo fa presente in una intervista rilasciata a formiche.net il professore Fabio Beatrice, Primario emerito di Otorinolaringoiatria presso l’Asl Città di Torino, nonché Direttore scientifico dell’Osservatorio Mohre.
“A questo punto – prosegue il professionista - sembra che alla sigaretta elettronica vada riconosciuto non solo il ruolo di un presidio utile a ridurre drasticamente il rischio legato alla combustione tabagica nei fumatori resistenti alla cessazione ma anche il potenziale ruolo di strumento utile nel percorso di cessazione dal fumo”.
Nulla di nuovo sotto questo cielo dal momento che, del resto, indicazioni di similare contenuto erano già venute in passato.
“Una prima revisione Cochrane – osserva in merito Beatrice - già a fine 2022 esaminava 40 studi randomizzati con un totale di 22.052 partecipanti, concludendo che vi erano prove di alta certezza che le sigarette elettroniche con nicotina aumentavano i tassi di cessazione rispetto alla nicotina dispensata in formato farmacologico.
A seguire, nel Febbraio 2023, la prestigiosa rivista Nature Medicine, pubblicava uno studio nel quale sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti si associava un aumento della cessazione del fumo del 10-15% con l’uso di sigarette elettroniche.
Coloro che essendo fumatori svapavano frequentemente avevano una probabilità significativamente maggiore di smettere di fumare rispetto ai fumatori che non svapavano.
Addirittura, i centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie riferivano che era più probabile che i fumatori utilizzassero le sigarette elettroniche nei tentativi di smettere rispetto a qualsiasi altro prodotto, compresi i farmaci per smettere di fumare approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense”.
Più indizi possono fare una prova?