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Nessuna fee di ingresso.
E nemmeno royalties o canoni mensili fissi.
Ma guadagno certo. Sin da subito.
Sembrerebbe la più bella delle favole e, invece, è realtà.
E’ Svapo Web, il nuovo fenomeno del franchising nazionale.
In principio, ormai quasi undici anni fa – anno 2012, Svapo Web era “solo” una piattaforma on line che faceva vendita di sigarette elettroniche e di relativi liquidi.
“Solo” per modo di dire – sia chiaro - perché la creatura creata dall’imprenditore sannita Arcangelo Bove, tempo pochi mesi dalla partenza, era già divenuta lo store on line numero uno in Italia ed in Europa nel suo settore.
E pensare che tutto era nato da un semplice pc in una stanzetta che Bove, allora studente universitario, si era ritagliato nella casa dove viveva con la mamma ed il papà in un piccolo paese della provincia di Benevento.
Intuito e genio che solo gli imprenditori di successo possono avere lo porteranno ben presto nel gotha dell’imprenditoria nazionale.
Ma questa è altra storia.

BOOM DI APERTURE 

Dicevamo del franchising, percorso lanciato – altra brillante intuizione – nel 2019.
Nel Giugno 2019.
Uno, dieci, cinquanta.
Poi cento.
Tantissimi imprenditori decidono di dire si al franchising Svapo Web e l’Italia si puntella in modo sempre più fitto di Svapo Web Store.
Poi arriva il 2020 ma in quel di Svapo Web poco ce se ne rende conto.
Mentre il mondo rallentava per la crisi pandemica, il Franchising Svapo Web continuava ad inaugurare sempre nuovi Store.
Continuando a galoppare, ad ampliare la sua rete estendendosi in modo omogeneo da Nord a Sud, Isole e Centro compresi.
Oggi sono quasi 250 gli Svapo Web Store sparsi in tutta Italia con le aperture che si susseguono a tambur battente e le prospettive che indicano una espansione che è esponenziale.   

PROFITTO SIN DA SUBITO

Quali sono i punti di forza che hanno fatto del Franchising Svapo Web “Il Franchising di Successo”, come da famoso “claim”?
In ordine sparso: Chi aderisce al franchising Svapo Web non deve versare quote di ingresso, le cosiddette “fee”, come avviene in quasi tutti gli altri franchising; Né deve corrispondere altro costo fisso mensile o commissione sui prodotti venduti.
Nulla di nulla.
Inoltre, negli Svapo Web Store e solo negli Svapo Web Store si possono trovare in esclusiva i prodotti a marchio Svapo Web, irripetibile “incrocio” di qualità e prezzo.
Con la garanzia dell'esclusività di zona.
Una ricetta vincente con il profitto che è sin da subito, immediato ed il rischio d’azienda praticamente azzerato.
La controprova di quanto detto? Semplice: alcuni imprenditori hanno già aperto un quarto ed un quinto Svapo Web Store, tantissimi sono già al secondo ed al terzo.
E molti di essi sono ventenni e trentenni.
In più, ultimo ma non ultimo per importanza, la puntualità dell’assistenza con il team Svapo Web pronto ad intervenire per assistere gli affiliati in qualsivoglia esigenza. Vuoi aprire uno Svapo Web Store? Cosa aspetti? Clicca qui, contatta Svapo Web

“Un divieto di fumo all’aperto?
Si, ritengo possa avere un suo significato, una sua motivazione. Ma a determinate condizioni”.
Skyvape ha raggiunto telefonicamente l’ex Ministro della Salute Girolamo Sirchia, colui il quale fu il padre della omonima legge che ebbe a dare una grandissima spallata alle politiche contro il tabagismo.
Era l’anno 2003, si ricorda, quando fu emanata la legge numero 3, specificamente voluta dall’allora vertice della Sanità, all’epoca membro del Governo Berlusconi.
In forza di essa, fu introdotto il divieto di fumare nei luoghi al chiuso a pubblico accesso, previsione che sconvolse le abitudini degli italiani – con qualche fisiologico malumore – per poi essere assimilata e contribuire efficacemente alla discesa nel numero dei tabagisti.
Per circa dieci anni la legge Sirchia ebbe una forza di propulsione notevole – con una flessione importante nel consumo dei pacchetti - per poi veder esaurito il suo effetto con un ristagno dei dati che si registra da un decennio a questa parte.
E che grida la necessità di cercare una diversa soluzione per un valido contrasto alle bionde.
Guardi – ci confida il professore Sirchia, quasi 90 anni di immensa preparazione e invidiabile lucidità – Quella norma non fu pensata per far smettere le persone di fumare.
Fu pensata per proteggere coloro i quali non erano fumatori dal fumo passivo.
Che poi via sia stato un piacevole effetto collaterale legato al calo dei fumatori, ben venne.
Ma, ripeto, non era quello l’obiettivo”.
Ecco, quindi, perchè il professore non boccia le attuali intenzioni del Ministro Schillaci che ha ipotizzato la possibilità, prima accennata, di estendere i sensi della sua previsione del 2005 inglobando nei luoghi smoking free anche quelli "open air".
Se dobbiamo proteggere le persone dal fumo passivo – incalza l'ex esponente del Governo berlusconiano – mi sembra giusto vietare il consumo di sigarette in determinati contesti all’aperto dove si registra assembramento di persone, come la fermata di un mezzo pubblico o uno stadio.
Se quanti accanto a me, spalla a spalla, stanno fumando, è normale che, all’aperto o al chiuso, si assimila fumo passivo da parte di chi fumatore non è”.
Ma torniamo alla "Sirchia".
Cosa è successo dopo?
“E’ successo che dopo non si è fatto nulla – riprende l’ex Ministro – La mia agenda prevedeva altri step, su tutti quello di giocare in prevenzione evitando che i giovani si avvicinassero alle sigarette.
La mia agenda, però, è restata monca”.
“Piuttosto – ancora l’esperto – sono state fatte azioni controproducenti come la partecipazione alla inaugurazione di uno stabilimento di una multinazionale del tabacco.
Non v’è nessun segnale di contrasto ma una tolleranza in nome della tutela dei posti di lavoro.
I Centri antifumo – si avvia a concludere Sirchia – sono pochi e non stanno aiutando a risolvere il problema.
Ripeto, bisogna giocare d’anticipo evitando che i giovani si avvicinino al tabacco”.

Continua a declinarsi sul territorio nazionale il sempre più intenso “rapporto” tra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Guardia di Finanza.
La sede del Comando regionale Molise dei Baschi Verdi, in particolare, è stato teatro del primo incontro sviluppatosi tra i vertici regionali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza.
Tanto in attuazione del Protocollo di Intesa stipulato a Roma in data 3 Aprile 2023.
Il Comandante regionale Molise della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Luca Cervi, ha
accolto il Direttore interregionale Puglia, Molise e Basilicata dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dottore Domenico Frisario, in un incontro teso a consolidare i già proficui rapporti di cooperazione tra le due Istituzioni, impegnate nel comune obiettivo di assicurare un livello adeguato di protezione degli interessi finanziari unionali e nazionali e una efficace tutela dalle minacce alla salute dei cittadini e all’ambiente.

Alla riunione di coordinamento hanno partecipato il Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Campobasso e i Comandanti territoriali della Guardia di Finanza, chiamati ad attuare i piani d’azione fissati a livello regionale, rendendo più efficace l’attività di contrasto ai traffici illeciti connessi alla circolazione delle merci, alle violazioni in materia di accise, di gioco pubblico e di movimentazione transfrontaliera di valuta.
Il Generale Cervi e il Direttore Frisario hanno sottolineato i molteplici aspetti positivi connessi all’applicazione del Protocollo di Intesa, che consentirà, attraverso affinate analisi di rischio congiunte e la messa a disposizione di mezzi tecnologici e strutture di ausilio alle attività operative, controlli sempre più mirati evitando sovrapposizioni e duplicazioni, a garanzia della fluidità delle transazioni commerciali lecite.
Particolare rilevanza assume, inoltre, la possibilità di promuovere iniziative formative nelle materie di interesse comune, al fine di consentire una efficace osmosi di metodologie ed esperienze operative tra Guardia di Finanza e Agenzia Dogane e Monopoli.
Un fare rete che sta divenendo sempre più intenso.

L’intramontabile, sempreverde fascino delle sigarette di contrabbando.
Due quintali di sigarette del tipo Malboro contraffatte sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza.
Il tutto nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Monza relativamente ad un traffico di tabacchi lavorati gestito da un cittadino ucraino.
Ne dà notizia l’Agenzia di stampa nazionale Ansa.
L’uomo, irregolare in Italia, è stato denunciato per contrabbando, soggiorno illegale nel territorio dello Stato, ricettazione, commercio di prodotti con segni falsi.
Il medesimo è stato bloccato, spiega nel dettaglio Ansa, poco prima che spedisse in Inghilterra mille pacchetti di sigarette di contrabbando marchiate Marlboro.
Le indagini, è spiegato, sono partite dalla segnalazione di una cittadina brianzola che ha permesso di individuare in un centro spedizioni di una compagnia di trasporti con filiale in provincia di Monza 26 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri di contrabbando.

Da lì le Fiamme Gialle hanno lavorato all'identificazione del mittente della spedizione, per interrompere la filiera distributiva di tabacco illegalmente introdotto sul territorio nazionale, arrivando al contrabbandiere ucraino.

Proseguiti ulteriormente gli approfondimenti, i militari dei Baschi Verdi hanno rintracciato due box usati come magazzini di stoccaggio, tra la provincia di Monza e quella di Bergamo, li scoprendo e sottoponendo a sequestro altri 9.000 pacchetti di sigarette, “sempre privi di contrassegno fiscale e occultati insieme a generi alimentari all'interno di pacchi pronti ad essere spediti verso clienti italiani ed esteri”.
Sottoposto a sequestro, inoltre, anche l'automezzo utilizzato per il trasporto del tabacco di contrabbando.
A certificare che si trattasse di tabacchi contraffatti, si conclude la nota Ansa, è stata la stessa Philip Morris International, detentrice dei diritti di proprietà industriale, sulla base di perizie effettuate in collaborazione con la Guardia di Finanza.
Ulteriore prova di come ancora sia intensa la circolazione sul territorio nazionale delle cosiddette bionde illegali.
Un mercato nero che è assolutamente duro a morire.

Una vagonata di mozziconi di sigarette.
Tanti ma davvero tanti.
Ammonta ad un peso circa 14 chilogrammi la mole di cicche raccolte dai volontari di Plastic Free nelle tre uscite abruzzesi svoltesi tra il 3 ed il 4 Giugno a Silvi, Pescara e Vasto.
Una iniziativa che si è sviluppata grazie al supporto che è stato reso da "Mini", azienda che opera nel settore dell'ambiente e della sostenibilità.
"Ringrazio le migliaia di volontari che si sono adoperati in una impresa titanica ma, al contempo, concreta a beneficio dell’ambiente e del nostro amato Paese", afferma alla testata on line "ilpescara.it" Luca De Gaetano, Presidente di Plastic Free Onlus.
"In Italia - prosegue il medesimo - si stima che, ogni anno, vengano dispersi nell’ambiente 14 miliardi di mozziconi di sigarette, ognuno con 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Parliamo di tossine che danneggiano gravemente gli ecosistemi marini, finendo spesso nella catena alimentare".
"Big Love - così confida alla medesima testata Federica Manzoni, head of Mini Italia - è l’ispirazione di Mini a fare del nostro meglio per creare un futuro migliore per tutti noi e anche per il pianeta.
L’amore per la terra e l’attenzione all’ambiente, tradotti in gesti concreti come quello di ripulire l’ambiente dai rifiuti dispersi sono valori che accomunano Mini e Plastic Free.
Per questo abbiamo deciso di unirci alla Onlus e di coinvolgere tutta la community Mini per sensibilizzare il maggior numero di persone a partecipare a questa iniziativa di volontariato".
"Questo tema - riprende Gaetano - ci sta molto a cuore e, infatti, è stato inserito nella mozione Plastic Free che abbiamo presentato alla Camera lo scorso 30 Maggio.
Chiediamo la creazione di smoking area per il rispetto dell’ambiente e delle persone, risorse per Enti e associazioni per contrastare il fenomeno con controlli e sensibilizzazione nonché l’inasprimento delle multe per i trasgressori".
Nello stesso fine settimana del 3-4 Giugno, nell'ambito della medesima campagna, sono stati raccolti in Italia quasi 500 chilogrammi di mozziconi.

Una volta c'era la monetina di Alemao.
Quella che entrò a pieno titolo nella storia dei Campionati italiani di calcio.
Ma non solo monetine.
Nei campi di calcio, sui campi di calcio, infatti, è nel tempo volato un pò di tutto.
Seggiolini, fumogeni, bottigliette d'acqua.
Ed anche banane - proprio quella che, con geniale trovata, Dani Alves sbucciò ed assaggiò "live", come a dire voi me la tirate e io me la mangio.
Ieri, però, in Fiorentina-West Ham, si è avuta una primissima.
Ovvero il lancio delle sigarette elettroniche.
Probabilmente, su qualche campo minore, era anche già successo: ieri, però, è stata la primissima su un palcoscenico internazionale.
E che palcoscenico.
Il "teatro", infatti, è stato quella della finalissima della Conference League, che non ha esattamente il blasone di una finale di Champions ma che pur sempre è il match ultimo e decisivo di una competizione internazionale.
Fiorentina-West Ham, i viola opposti alla formazione inglese, una delle sette squadre della capitale inglese a militare nella Premier League (in tutto quelle professionistiche sono in numero di tredici).
Stadio "Eden Aréna" di Praga, clima bollente con i tifosi inglesi che, immancabilmente, sono caldissimi.
E' il minuto numero 33 del primo tempo quando il terzino Biraghi si reca a battere il corner, proprio nei paraggi della tifoseria degli "Hammers".
Il risultato è ancora a reti inviolate e, in fondo, manca ancora un'ora di gioco regolamentare da disputare.
Eppure, i tifosi inglesi sono già agitatissimi e cominciano a bersagliare il difensore italiano di una pioggia di accendini e, persino, sigarette elettroniche.
E proprio una e-cig avrebbe finito per colpire Biraghi alla nuca provocandogli una profonda ferita con copiosa perdita di sangue.
Partita sospesa per qualche minuto per agevolare la medicazione al giocatore che, opportunamente fasciato, può ritornare in campo.
Il risultato del novantesimo sancirà la vittoria per la formazione d'Oltremanica con la regolare ripresa dal gioco che non esclude che la Giustizia sportiva possa intervenire ribaltando l'esito ed assegnando, quindi, tre a zero a tavolino e, conseguentemente, coppa ai toscani.
La possibilità è in effetti contemperata dall'articolo 16 del "Disciplinary Regulations" della Uefa sebbene parrebbe abbastanza improbabile un ribaltamento dell'esito del match.
Ma, certamente, pioverà una pesante sanzione sul West Ham che dovrebbe tradursi in una significativa squalifica del campo da scontarsi nel prossimo torneo internazionale.
Dopo la monetina di Alemao, quindi, la sigaretta elettronica di Biraghi.
Ma l'effetto sarà solo a metà.

Parte da Napoli l'edizione 2023 di "Piccoli gesti, grandi crimini", il progetto realizzato da Marevivo in collaborazione con BAT Italia, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Comune di Napoli, che mira a sensibilizzare cittadini e Amministrazioni locali sul "littering", ovvero l'abbandono nell'ambiente di mozziconi e piccoli rifiuti come bottigliette, tappi e scontrini, e a raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno.
La campagna è stata presentata oggi in città alla presenza di Carmine Esposito, Delegato regione Campania di Marevivo, di Fabio de Petris, Direttore Generale di BAT Italia, del Professore Vincenzo Santagada, Assessore alla Salute del Comune di Napoli con delega al Verde e all'Ambiente, di Luigi Borgogno, General Manager di JustOnEarth e di tutti i partner del progetto.
Dopo il lancio nazionale del 13 aprile scorso a Roma, Napoli è la prima tappa ad ospitare l'iniziativa, che nei prossimi mesi toccherà anche i Comuni di Trieste e Firenze.
Un "piccolo gesto", quello di buttare a terra un mozzicone di sigaretta o un piccolo rifiuto, che può apparire trascurabile ma che, in realtà, causa un gravissimo danno ambientale.
Ogni anno in Italia il 64% delle sigarette fumate in luoghi pubblici, tra cui parchi, giardini, piazze e strade, viene smaltito in modo improprio, abbandonando il mozzicone a terra. In Italia c'è ancora poca consapevolezza del fenomeno del littering di mozziconi e piccoli rifiuti e della necessità di arginarlo, al punto che il 40% dei cittadini ignora l'esistenza di una normativa specifica contro l'abbandono dei rifiuti di piccole dimensioni.
Il filtro di sigaretta è tra i materiali più pericolosi per l'ambiente.
È composto da acetato di cellulosa che non si biodegrada ma si scompone in migliaia di microplastiche che rimangono nel mare per sempre. A fronte di un italiano su 5 che dichiara che non getterebbe mai rifiuti per strada, il 24,3% quando si trova all'estero presta maggiore attenzione, perché ha la percezione che fuori dal nostro Paese gli spazi siano più curati, le leggi maggiormente severe o perché teme di essere giudicato negativamente; il 17,3% riconosce che essere in un ambiente pulito e con più cestini disincentiva l'abbandono dei piccoli rifiuti, mentre quasi il 13% evita questo comportamento perché, accanto a regole più rigide, teme la certezza della pena. Inoltre, le azioni di sensibilizzazione e di accrescimento della consapevolezza dei cittadini, tramite attività concrete come la distribuzione di posacenere portatili e il miglioramento della posizione e della visibilità dei cestini, possono risultare fondamentali per contrastare l'abbandono dei mozziconi.
Nonostante questo, molti fumatori non smaltiscono correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, così come altri rifiuti quali tappi, sacchetti e piccoli pezzetti di plastica, vengono ingeriti da uccelli, pesci, tartarughe, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.
Proprio con l'obiettivo di accrescere sensibilità e consapevolezza sulle conseguenze del littering è stata collocata in Largo Enrico Berlinguer (via Toledo) – dal 6 all'11 giugno – un'installazione che rappresenta una vera e propria "scena del crimine", in cui, accanto alle sagome delle vittime raffiguranti tartarughe, pesci e altri animali marini, è posta la riproduzione di un mozzicone gigante, una bottiglietta di plastica e un tappo di alluminio come simboliche "armi del delitto".
Inoltre, i volontari di Marevivo – dall'8 all'11 giugno – distribuiranno per le strade della città 5.000 posacenere tascabili e riutilizzabili, in plastica riciclabile. Per le vie cittadine saranno posizionate anche locandine informative con un QR Code attraverso il quale le persone potranno interagire con il sistema di intelligenza artificiale "MARINA" e conoscere di più sul "littering" e sulle pratiche utili a contrastarlo.
Ma la campagna non ha solo l'obiettivo di sensibilizzare le persone su questo problema.
Ha infatti anche lo scopo di raccogliere, in modo scientifico, dati e informazioni utili a gestirlo più efficacemente, con la partecipazione attiva di cittadini e Istituzioni, indagando la loro opinione sullo stato di pulizia di specifiche zone urbane della città, sulle principali cause del fenomeno e sull'efficacia delle iniziative anti-littering. I dati raccolti verranno integrati con i risultati del monitoraggio di JustOnEarth sullo stato di pulizia reale delle città, mettendo in evidenza potenziali correlazioni tra la propensione dei cittadini all'utilizzo di posacenere tascabili e la riduzione dei mozziconi abbandonati nelle aree urbane.
Anche quest'anno, la tecnologia sarà protagonista della campagna, grazie al supporto della start up italiana JustOnEarth (specializzata in Intelligenza Artificiale, Computer Vision e Remote Sensing Satellitare) che effettuerà il monitoraggio del littering nell'area da Piazza Carità a Piazza Trieste e Trento.
La tecnologia della start-up che sfrutta dati satellitari, Intelligenza Artificiale e open-data verrà utilizzata per monitorare il flusso delle persone, l'inquinamento correlato, il littering prodotto, la qualità dell'aria e l'impatto sui beni architettonici dell'inquinamento prodotto nelle aree prese in esame.
Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale consentono, infatti, di aggregare migliaia di dati per rendere disponibili informazioni chiare, fruibili da tutti e in grado di sviluppare previsioni e modelli migliorativi per minimizzare l'impatto delle attività umane nei confronti dell'ambiente. Sarà quindi possibile raccogliere informazioni utili all'Amministrazione locale per valutare i comportamenti del pubblico durante la campagna e di conseguenza la loro consapevolezza ambientale, oltre che linee guida utili in ottica di gestione sostenibile.
Grazie al coinvolgimento di JustOnEarth, che impiega tecnologia satellitare e intelligenza artificiale, tutti avranno l'opportunità di contribuire alla tutela dell'ambiente: i cittadini potranno segnalare la presenza di mozziconi e piccoli rifiuti sulla piattaforma www.piccoligesti.eu che conterrà un'open data map digitale, mentre le Amministrazioni locali potranno utilizzare le segnalazioni e i dati elaborati dal monitoraggio per efficientare i servizi di pulizia.
Per la tappa partenopea, "Piccoli gesti, grandi crimini" sposa "Napoli per Napoli", l'iniziativa di sensibilizzazione, educazione ambientale e cura del verde coordinata dal Comune di Napoli in collaborazione con le Municipalità, le Associazioni di volontariato e i comitati di quartiere. Le realtà coinvolte, unite dall'obiettivo di preservare il bene comune, saranno impegnate in azioni di sensibilizzazione e cura del verde in un'area per ciascuna Municipalità. Il programma degli interventi è consultabile sulla pagina ufficiale dedicata all'evento sulla web page del Comune di Napoli www.comune.napoli.it/napolipernapoli.
"Tutto ciò che viene abbandonato nelle strade, nei parchi o nei tombini attraverso gli scarichi delle città finisce in mare. Sono rifiuti non biodegradabili che si sminuzzano in micro plastiche e rimangono in acqua per sempre. Questo ha un impatto negativo non solo sulla salute dell'ecosistema marino ma, attraverso la catena alimentare, anche sulla nostra. Siamo, quindi, orgogliosi di portare la nostra campagna anche in una città bella e sensibile come Napoli: è necessario diffondere il più possibile questo messaggio, ossia che un "piccolo gesto" che può sembrare trascurabile, come buttare a terra un mozzicone di sigaretta o un piccolo rifiuto, in realtà è un gravissimo crimine per l'ambiente.
I dati raccolti durante le attività di questa campagna saranno, infine, preziosi elementi che ci consentiranno di sviluppare modelli migliorativi per minimizzare l'impatto delle attività umane nei confronti dell'ambiente" - ha dichiarato Carmine Esposito, Delegato della Regione Campania di Marevivo.
"Siamo felici di aver scelto Napoli come prima tappa della campagna 'Piccoli gesti, grandi crimini' 2023 e siamo orgogliosi di mettere il nostro know-how al servizio della città per accompagnare le persone e le Istituzioni in un percorso virtuoso a tutela dell'ambiente" ha commentato Fabio de Petris, Direttore Generale di BAT Italia. "BAT è da sempre impegnata nella realizzazione di un futuro migliore, A Better Tomorrow™, per ridurre l'impatto del proprio business sulla salute e, in modo particolare, sull'ambiente.
La sensibilizzazione dei cittadini, affinché possano smaltire in modo corretto mozziconi e piccoli rifiuti, e l'innovazione tecnologica sono per noi essenziali.
Lo dimostra lo spirito di questa campagna che abbiamo il piacere di presentare oggi nella città di Napoli".
"Esprimiamo la nostra sincera gratitudine a BAT e Marevivo per l'organizzazione della campagna 'Piccoli gesti, grandi crimini' nella nostra città, unendosi allo sforzo di sensibilizzazione avviato con successo attraverso le giornate 'Napoli per Napoli', giunte alla terza edizione e in programma domenica in tutte le Municipalità.
Questi eventi sono il frutto del grande impegno di associazioni di volontari e comitati di quartiere, che insieme al Comune di Napoli mirano a consolidare una preziosa sinergia per promuovere un nuovo percorso culturale basato sulla "cura del bene comune" ha commentato Vincenzo Santagada, Assessore alla Salute del Comune di Napoli con delega al Verde e all'Ambiente.
"Napoli dimostra così il suo impegno concreto nella lotta all'inquinamento causato da piccoli rifiuti, invitando tutti i cittadini a partecipare attivamente per preservare la bellezza della nostra città e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
È fondamentale che ci impegniamo a adottare una gestione ambientale responsabile, rispettando la raccolta differenziata ed evitando di gettare mozziconi di sigaretta o piccoli rifiuti in maniera negligente.
Ogni gesto conta, una Napoli pulita inizia da noi!".

Napoli sarà teatro nella giornata di domani di quello che è divenuto, ormai, ciclico appuntamento in ordine alla sensibilizzazione sul rispetto ambientale correlato allo smaltimento delle cicche di sigaretta.
A partire dalle ore 11 in via Toledo, in Largo Enrico Berlinguer, si avrà la presentazione della campagna "Piccoli gesti, grandi crimini", momento promosso da Marevivo in collaborazione con Bat Italia e patrocinata dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica nonchè dal Comune di Napoli.
"Il progetto - spiegano dalle sedi organizzative - mira a sensibilizzare cittadini e Amministrazioni locali sul "littering", ovvero l'abbandono nell'ambiente di mozziconi e piccoli rifiuti come bottigliette, tappi e scontrini, e a raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno".
Un fenomeno che è tremendamente impattante sull'ecosistema.
Si stima, infatti, che al mondo, ogni anno, vengano smaltiti un qualcosa come 4.500 miliardi di cicche di sigarette; In Italia, invece, sempre su scala annuale, si ritiene che vengano disperse in natura, come da stime Enea, ben 13.000 tonnellate di cicche.
Un problema tutt'altro che trascurabile: le sostanze presenti in particolar modo all'interno dei filtri risultano essere nocive e. soprattutto, hanno tempi di dispersione in natura molto lunghi potendo gli stessi variare da sei mesi ad una dozzina d'anni.
Quanto al momento di domani, tornando ad esso, interverranno Carmine Esposito – Delegato per la Regione Campania di "Marevivo" - associazione nazionale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con più di trent'anni di esperienza nella tutela del mare e delle sue risorse; Il Professore Vincenzo Santagada – Assessore alla Salute del Comune di Napoli, in seno alla Giunta Manfredi, con deleghe sia al Verde sia all'Ambiente; Fabio de Petris – Direttore generale di Bat Italia e, per concludere, Luigi Borgogno, General Manager di JustOnEarth.
La presentazione della campagna giunge con tempistica non casuale: la stagione estiva, infatti, assiste ovviamente al boom del littering, ovvero la pratica della dispersione delle cicche in spiagge e mare.

Le strade dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza sempre più appaiate. 
Nella giornata del 31 maggio 2023, a Frosinone, si è svolto un incontro operativo tra il Comando provinciale delle Fiamme Gialle della cittadina ciociara e l’Ufficio delle Dogane della medesima realtà laziale.
Tanto dandosi seguito ed attuazione al Protocollo di intesa stipulato a Roma lo scorso 3 Aprile dai vertici delle due Istituzioni.

Per il Comando provinciale di Frosinone erano presenti il vertice Provinciale, Colonnello Cosimo Tripoli, il Tenente Colonnello Gaetano Maragliulo, il Comandante del Nucleo di Polizia economico finanziaria, Tenente Colonnello Diego Morelli, il Comandante del Gruppo di Cassino, Tenente Colonnello Francesco Papale e il Comandante del Gruppo di Frosinone, Maggiore Precentino Corona.
Per l’Ufficio delle Dogane di Frosinone, invece, hanno partecipato il Direttore della sede di Frosinone, dottore Stefano Fasolino, il dottore Carlo De Aloysio nonché l’ingegnere Gianluca Marini.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita, anche a livello provinciale, l’unità di intenti già espressa in sede centrale per la realizzazione di una proficua sinergia nei vari settori operativi, secondo le attribuzioni di ciascun interlocutore istituzionale, con particolare riferimento a quei comparti ritenuti più sensibili ovvero maggiormente interessati da fenomeni di frode.

Il Dirigente dell’Ufficio delle Dogane e Monopoli di Frosinone e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza hanno espresso "viva soddisfazione per l’occasione di incontro e confronto, nella certezza che la sinergia creata consentirà di porre in essere congiunte attività che garantiranno la piena attuazione delle finalità oggetto del protocollo".

Un percorso che si sta declinando in tutta Italia nell'ottica di ottimizzare le risorse e le competenze senza porre in essere dispersione di energie attraverso inutili sovrapposizioni.
In determinati punti della Penisola, inoltre, la sinergia si è andata a concretizzare nella costituzione di Uffici comuni, interforze tra personale delle due Istituzioni.

L’azione inibitoria del Tribunale di Torino nei confronti di un’azienda operante nel mondo del vaping e la grande eco che la pronuncia in questione sta trovando nel settore.
Ad intervenire sulla questione, con una nota posta all'attenzione della nostra testata, è Francesco D’Amelia, Head of Sales and Marketing per l’Italia di Relx International
"L'accusa principale - sottolinea il manager nell'analizzare la vicenda - riguarda l'utilizzo di pratiche come premi, tessere fedeltà e altri tipi di promozioni per incentivare i consumatori all'acquisto.
La seconda fa riferimento al packaging dei prodotti del vaping, poichè, come è noto, l’etichettatura di questi prodotti non deve contenere elementi o caratteristiche che ne promuovano o incoraggino il consumo.
Da Relx International, riconosciamo l’importanza di regole chiare che possano guidare le imprese del settore, tutelando al contempo i consumatori.
Le autorità di regolamentazione hanno un ruolo fondamentale per rispettare i diritti dei consumatori e promuovere un ambiente di mercato equo; L'azione inibitoria del Tribunale di Torino fa dunque riflettere sull’importante equilibrio tra gli interessi delle imprese e la tutela dei consumatori.
Sicuramente, la comunicazione delle sigarette elettroniche è spesso un aspetto poco trattato, sia che si tratti di sponsorizzazione di eventi o di packaging neutro.
La posizione di Relx - prosegue D'Amelia - è che ogni sforzo dovrebbe essere impiegato per prevenire l'esposizione di persone minorenni ai prodotti di svapo e gli avvisi sulla salute dovrebbero essere visibili anche in occasione di eventi.
La sponsorizzazione di eventi dovrebbe essere consentita solo se si stima che i partecipanti siano composti per almeno il 75% da adulti.
La verifica dell'età dovrebbe essere condotta attraverso un controllo della documentazione e l'accesso dovrebbe essere consentito solo ai maggiorenni.
Nel caso in cui non fosse possibile effettuare la verifica dell'età, tutto l’allestimento pubblicitario dovrebbe trovarsi in sezioni chiuse dove i prodotti non sono visibili al pubblico e accessibili solo con la verifica dell'età.
I non-fumatori e i non-svapatori dovrebbero avere la libertà di partecipare a tali attività, ma sarebbe opportuno che non ricevessero in premio o come gadget alcun prodotto di svapo o nicotina.
Riteniamo, infatti, che gli eventi rivolti ai consumatori nonché tutti i tipi di sponsorizzazioni debbano essere diretti solo a fumatori e svapatori adulti.
Suggeriamo quindi che nessuna attività di marketing e vendita debba essere indirizzata a non-fumatori e non-vaper, inclusi gadget.

Riteniamo inoltre che la promozione online dei prodotti per lo svapo consentirà ai fumatori adulti di essere informati in modo più efficace sul potenziale dello svapo come alternativa alle sigarette tradizionali.
In parallelo, anche per la pubblicità online, dovrebbero essere messe in atto solide limitazioni e verifica dell'età per garantire che i contenuti siano specificamente rivolti agli adulti.
Relx International sottolinea dunque la necessità di definire chiaramente le pratiche commerciali illecite, di adottare un approccio proporzionato nell'applicazione delle normative e di garantire la tutela dei consumatori come priorità.
Attraverso un dialogo costruttivo tra le Istituzioni le Autorità di regolamentazione e le imprese - conclude D'Amelia - possiamo sviluppare un ambiente di mercato sostenibile in cui prosperino sia le imprese che i consumatori, sviluppando una cornice normativa equilibrata ed efficace".