La questione spagnola attenzionata anche dall’Ieva, ovvero l'Independent European Vape Alliance.
L’associazione internazionale, in particolare, è intervenuta con una sua nota per invitare il Governo spagnolo e, in particolare, il Ministro della Salute a rivedere i programmi sulla sigaretta elettronica.
Programmi che, come da attuali informazioni, andrebbero in una direzione alquanto stringente sostanziandosi, fondamentalmente, in una razionalizzazione sugli aromi.

“Desideriamo esprimere la nostra preoccupazione per l'intenzione del Ministero della Salute spagnolo di proporre un divieto sugli aromi dei prodotti da svapare in modifica del Real Decreto 579/2017 che regola la produzione e la commercializzazione del tabacco e dei prodotti da svapare”.
Così esordiscono dal gruppo internazionale guidato dal Presidente Dustin Dahlmann.

Per poi proseguire
“L'Ieva ritiene che il divieto di vaporizzare gli aromi dei prodotti comporti diversi rischi.
L’effettivo divieto degli e-liquid nel mercato spagnolo porterà a un boom delle attività del mercato nero con prodotti pericolosi e non conformi.
Ma non solo: ciò porterà ad un aumento dei tassi di fumo”.

Con riguardo a tale ultimo aspetto, viene citato il caso Danimarca “Il divieto degli aromi dei liquidi elettronici implementato in Danimarca nel 2020 ha portato ad un aumento dei tassi di fumo.
L'Autorità sanitaria danese ha evidenziato che la percentuale di giovani compresi tra i 15 e i 29 anni di età che fumavano sigarette tradizionali sono passati dal 23% del 2020 al 25% del 2022”.
Evidenziato anche l’aspetto occupazionale laddove si è precisato come un eventuale ban degli aromi “metterà a rischio più di 3.000 posti di lavoro nel settore spagnolo dello svapo e porterebbe a una riduzione delle entrate pubbliche riducendo la riscossione delle tasse”.
Gli aromi dei prodotti svapati costituiscono – precisano ulteriormente - una motivazione essenziale per i fumatori che cercano di passare a un'alternativa meno dannosa.
Un articolo pubblicato sul Journal of American Medical Association ha dimostrato che gli adulti che vaporizzano prodotti aromatizzati avevano maggiori probabilità di smettere di fumare rispetto a quelli che svapavano quelli a base di tabacco che sono comunemente esentati dai divieti sugli aromi nei Paesi che li hanno implementati.
Nel complesso – la conclusione del messaggio della Independent European Vape Alliance - invita rispettosamente il Ministero della Salute ad astenersi dall'imporre un divieto sugli aromi dei prodotti da svapare”.