Intramontabile.
Sempreverde.
Eterno contrabbando di sigarette.
Nonostante i controlli, il fenomeno del mercato nero delle bionde resta davvero duro a morire.
E sorprende anche la "geografia" del fenomeno medesimo che spesso si annida e si mimetizza, come in questo caso, nell'insospettabile paesino di provincia.
Fa notizia la significativa operazione posta in essere dai Carabinieri a Boville Ernica, Centro di poco più di 8.000 abitanti in provincia di Frosinone.
OPERAZIONE DEI CARABINIERI IN CIOCIARIA
Nelle scorse ore, in particolare, una pattuglia dell'Arma che era in presidio sul territorio nell'ambito della quotidiana attività di prevenzione del crimine ha notato la presenza di un furgone che si aggirava per il Centro cittadino.
Essendo il mezzo non noto, dandosi la sensazione che il veicolo procedeva con fare incerto, la pattuglia ha provveduto ad imporre l'alt al fine di procedere ad un controllo più dettagliato. Le sensazioni degli operanti, in effetti, si sono rivelate assolutamente fondate.
All'interno del mezzo, infatti, è stato rinvenuto un quantitativo di oltre un centinaio di pacchetti di sigarette del tipo Marlboro - pari a circa tre chilogrammi - prive del contrassegno del Monopolio dello Stato e, pertanto, da ritenersi di contrabbando.
Alla guida del mezzo vi era un uomo dell'Est europeo il quale non ha fornito indicazione rispetto la provenienza del materiale in questione nè tantomeno rispetto alla sua destinazione.
LA MAXI MULTA
Severa la sanzione che è stata elevata: 11.785,32 euro.
Le sigarette, ovviamente, sono state sottoposte a sequestro.
Ai militari, adesso, l'onere di comprendere la rotta delle "bionde" illegali.
Si ricorda, ovviamente, come il mercato nero delle bionde rappresenti fonte di un duplice danno: da una parte, infatti, vi è il nocumento alle Entrate per quel che riguarda il minor gettito fiscale.
Dall'altra, ancora, non si può non omettere di fare riferimento al fatto che i consumatori si trovano a entrare in contatto con prodotti - per giunta da inalazione - che non sono stati sottoposti ai necessari protocolli di sicurezza per quel che riguarda la sicurezza sanitaria rappresentando, quindi, fonte di potenziale pericolo per la persona.