L’azione inibitoria del Tribunale di Torino nei confronti di un’azienda operante nel mondo del vaping e la grande eco che la pronuncia in questione sta trovando nel settore.
Ad intervenire sulla questione, con una nota posta all'attenzione della nostra testata, è Francesco D’Amelia, Head of Sales and Marketing per l’Italia di Relx International
"L'accusa principale - sottolinea il manager nell'analizzare la vicenda - riguarda l'utilizzo di pratiche come premi, tessere fedeltà e altri tipi di promozioni per incentivare i consumatori all'acquisto.
La seconda fa riferimento al packaging dei prodotti del vaping, poichè, come è noto, l’etichettatura di questi prodotti non deve contenere elementi o caratteristiche che ne promuovano o incoraggino il consumo.
Da Relx International, riconosciamo l’importanza di regole chiare che possano guidare le imprese del settore, tutelando al contempo i consumatori.
Le autorità di regolamentazione hanno un ruolo fondamentale per rispettare i diritti dei consumatori e promuovere un ambiente di mercato equo; L'azione inibitoria del Tribunale di Torino fa dunque riflettere sull’importante equilibrio tra gli interessi delle imprese e la tutela dei consumatori.
Sicuramente, la comunicazione delle sigarette elettroniche è spesso un aspetto poco trattato, sia che si tratti di sponsorizzazione di eventi o di packaging neutro.
La posizione di Relx - prosegue D'Amelia - è che ogni sforzo dovrebbe essere impiegato per prevenire l'esposizione di persone minorenni ai prodotti di svapo e gli avvisi sulla salute dovrebbero essere visibili anche in occasione di eventi.
La sponsorizzazione di eventi dovrebbe essere consentita solo se si stima che i partecipanti siano composti per almeno il 75% da adulti.
La verifica dell'età dovrebbe essere condotta attraverso un controllo della documentazione e l'accesso dovrebbe essere consentito solo ai maggiorenni.
Nel caso in cui non fosse possibile effettuare la verifica dell'età, tutto l’allestimento pubblicitario dovrebbe trovarsi in sezioni chiuse dove i prodotti non sono visibili al pubblico e accessibili solo con la verifica dell'età.
I non-fumatori e i non-svapatori dovrebbero avere la libertà di partecipare a tali attività, ma sarebbe opportuno che non ricevessero in premio o come gadget alcun prodotto di svapo o nicotina.
Riteniamo, infatti, che gli eventi rivolti ai consumatori nonché tutti i tipi di sponsorizzazioni debbano essere diretti solo a fumatori e svapatori adulti.
Suggeriamo quindi che nessuna attività di marketing e vendita debba essere indirizzata a non-fumatori e non-vaper, inclusi gadget.
Riteniamo inoltre che la promozione online dei prodotti per lo svapo consentirà ai fumatori adulti di essere informati in modo più efficace sul potenziale dello svapo come alternativa alle sigarette tradizionali.
In parallelo, anche per la pubblicità online, dovrebbero essere messe in atto solide limitazioni e verifica dell'età per garantire che i contenuti siano specificamente rivolti agli adulti.
Relx International sottolinea dunque la necessità di definire chiaramente le pratiche commerciali illecite, di adottare un approccio proporzionato nell'applicazione delle normative e di garantire la tutela dei consumatori come priorità.
Attraverso un dialogo costruttivo tra le Istituzioni le Autorità di regolamentazione e le imprese - conclude D'Amelia - possiamo sviluppare un ambiente di mercato sostenibile in cui prosperino sia le imprese che i consumatori, sviluppando una cornice normativa equilibrata ed efficace".
