Sono già passati 10 anni per una delle prime aziende che ha creduto fortemente nelle sigarette elettroniche. Categoria è stata una delle prime ad investire nell'idea di riduzione del danno.

Venduta in farmacia, spot tv - quando ancora a legislazione di quel tempo lo permetteva - e testimonial d'occasione hanno fatto da cornice al successo di "Categoria" che compie ben 10 anni di attività nel settore delle sigarette elettroniche.

Per Riccardo Polosa, direttore del CoEHAR, durante quegli anni nacque la collaborazione con l'azienda e ricorda così quei tempi:

"Sembra ieri, ma sono passati dieci anni dal giorno in cui incontrai a Catania Fabio Regazzi di CATEGORIA. Mi colpì per la sua determinazione e per quella sua contagiosa capacità di fare innamorare le persone alle sue idee. Quel giorno parlammo per ore e sognammo un’unione fra medicina, scienza e imprenditoria, accomunati da un ideale: la riduzione del danno per combattere il mostro della combustione. Così nacque un sodalizio che tanto bene ha portato al mondo della riduzione del rischio."

Sono già passati 10 anni per una delle prime aziende che ha creduto fortemente nelle sigarette elettroniche. Categoria è stata una delle prime ad investire nell'idea di riduzione del danno."Nel 2011 pubblicai il primo studio pilota su fumatori ai quali veniva chiesto di provare a usare le sigarette elettroniche Categoria, e, già lì, si palesò chiaramente una grande straordinaria opportunità per il fumatore che vuole smettere, ma senza smettere. Un concetto nuovo, rivoluzionario, attuabile solo attraverso la diffusione delle nuove tecnologie sostitutive delle sigarette convenzionali. Da lì a due anni si completava il primo trial clinico al mondo condotto su ben 300 fumatori. Questo studio epocale venne presentato in conferenza stampa a Boston insieme ad esperti della Boston University ed ai corrispondenti scientifici della stampa americana. Un grande successo!I risultati - per quei tempi -furono veramente importanti: si dimostrava per la prima volta in uno studio rigorosamente condotto e in un numero congruo di soggetti che la sigaretta elettronica era un valido ausilio per allontanare il fumatore dalle bionde. E tutto questo senza sofferenza alcuna e in totale sicurezza. Da allora abbiamo inanellato tutta una serie di successi scientifici che hanno posto la sigaretta elettronica come grande alternativa salutistica alla sigaretta convenzionale.La riduzione del danno cominciava a diventare un argomento concreto grazie alle ricerche ispirate dai nostri studi pionieristici, con me e Fabio inconsapevoli mattatori.Quella di essere diventato il precursore di un progetto così unico ed eticamente valido mi riempie di orgoglio. Una bellissima esperienza. Forse la più intensa della mia vita professionale. -conclude Polosa - La mia gratitudine va a Fabio Regazzi che ha permesso che tutto questo accadesse."

Sono già passati 10 anni per una delle prime aziende che ha creduto fortemente nelle sigarette elettroniche. Categoria è stata una delle prime ad investire nell'idea di riduzione del danno.“10 anni e non sentirli, proprio così, grazie, grazie davvero per le bellissime parole e per tutto quello che mi hai fatto conoscere ed imparare. rifarei tutto, con la stessa determinazione e con la stessa passione. Certo qualche capello bianco in più, un po’ dovuto all’età e un po’ ai tanti spaventi che questa dura ma fantastica crociata mi ha fatto vivere in questi 10 anni. Grazie ancora a te e a tutti quelli che hanno creduto in Categoria e che oggi, possono dire assieme a noi: lo sapevamo.“ - conclude Fabio Regazzi in risposta al medico Catanese.

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