Uno studio dell'università di Stirling, nel Regno Unito, ha indicato che l'attuale divieto di esposizione delle sigarette ha ridotto il consumo da parte dei giovani.

Uno studio dell'Università di Stirling nel Regno Unito ha indicato che l'attuale divieto di esposizione di sigarette e altri prodotti a base di tabacco nei banconi o espositori dei negozi in tutto il Regno Unito ha ridotto il consumo di tabacco tra gli adolescenti.

I prodotti del tabacco, come le sigarette tradizionali, non sono stati più esposti in bella vista su scaffali ed espositori in tutto il Regno Unito per più di quattro anni. I primi ad essere colpiti sono stati i grandi magazzini, dall'aprile 2012 con leggi simili seguite in Galles e Irlanda del Nord nello stesso anno, e in Scozia nell'aprile 2013. Un divieto di esposizione "completo" nei negozi più piccoli è entrato in vigore in tutto il Regno Unito ad aprile 2015.

I ricercatori dell'Università di Stirling (Allison FordAnne Marie MacKintoshCrawford MoodieMirte AG Kuipers, Gerard B Hastings, Linda Bauld) hanno scoperto che tale divieto "aiuta a salvaguardare i giovani". Lo studio intitolato “Impact of a ban on the open display of tobacco products in retail outlets on never smoking youth in the UK: findings from a repeat cross-sectional survey before, during and after implementation,”  ha esaminato l'impatto della politica sui giovani dagli 11 ai 16 anni che non avevano mai fumato.

"I nostri risultati aiutano a giustificare questo approccio politico nel Regno Unito e anche altrove", ha detto l'autore principale Dr Allison Ford. 

Il team, guidato da Ford, ha intervistato un totale di 3.791 giovani, compresi 2.953 che non avevano mai fumato, prima, durante e dopo l'introduzione della legge.

"Prima del divieto di esposizione, abbiamo scoperto che i giovani che non avevano mai fumato hanno notato sigarette esposte al punto vendita e alcuni di loro erano a conoscenza di più marchi di sigarette, erano più propensi a indicare di essere suscettibili al fumo", ha commentato il ricercatore  -  "L'implementazione parziale e completa del divieto di esposizione, pertanto, è stata seguita da riduzioni statisticamente significative della suscettibilità al fumo da parte dei giovani e dal fatto di notare le sigarette al punto di vendita".

In conclusione i ricercatori hanno scoperto che la suscettibilità al fumo dei giovani che non avevano mai fumato è diminuita dal 28%, pre ban, al 18% dopo l'introduzione del divieto ed inoltre l'81% degli intervistati notava, sempre prima del divieto, le sigarette nel punto vendita contro il solo 18% dopo. Infine il 90% degli intervistati ha sostenuto tale divieto confermando che la "non esposizione" comporta una riduzione dell'attrattiva verso il fumo.

 

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