Lo studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, ha rilevato che in America regna ancora una eccessiva disinformazione sul mondo delle sigarette elettroniche.

Lo studio

Lo studio è stato pubblicato venerdì scorso sul “Journal of American Medical Association” e al suo interno è stato riportato che un numero sempre più elevato di utenti  vengono fuorviati sugli effetti che la sigaretta elettronica ha sull’organismo e sulla salute dell'individuo.

Sulla base di una revisione dei dati raccolti in due sondaggi nel 2012 e nel 2017, i ricercatori hanno scoperto che il numero di americani convinti che le sigarette elettroniche siano equiparabili alle sigarette tradizionali è aumentato in maniera costante negli anni, addirittura, si ipotizza che il numero degli utenti fuorviati (o disinformati) sul tema sia triplicato rispetto al 2012.

Ancora più inquietante però risulta essere il numero di americani che credono che la sigaretta elettronica sia più dannosa di quella tradizionale, tale numero si converte in una percentuale del 10% tra tutti gli utenti intervistati.

Da una parte sicuramente queste “credenze” potrebbero portare dei benefici tra le fasce d’età più giovani le quali, credendo che la sigaretta elettronica sia così dannosa non opterebbero per il suo utilizzo (il che ridurrebbe il rischio di divenirne poi “dipendenti” - dati FDA). Dall’altro lato però se gli americani pensano che la sigaretta tradizionale sia più salutare di quella elettronica potrebbero diventarne più facilmente dipendenti, giovani inclusi.

Tutto ciò ci fa capire che sicuramente i divieti, compreso quello di pubblicità ed in alcuni casi anche di semplice informazione in merito ai benefici portati dalla sigaretta elettronica a chi risulta essere dipendente da quella tradizionale, non giova alla salute pubblica ne a quella del settore.

Lo studio

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