Altro studio interpretato dai media "ad mentula canis". Lo studio parla della tutela del minore sulle sigarette elettroniche e parte il titolone "Il vaping passivo fa male".

Altro studio interpretato dai media ad mentula canis. Lo studio parla della tutela del minore sulle sigarette elettroniche e parte il titolone Il vaping passivo fa male.

Uno studio condotto dai ricercatori del MassGeneral Hospital for Children (MGHfC), Ospedale pediatrico a Boston - Massachusetts, che abbiamo pubblicato ed esaminato pochi giorni fa', è il primo ad studiare le regole a cui i genitori si attengono riguardo al divieto di usare sigarette elettroniche in casa o in auto.

"I nostri risultati suggeriscono che i genitori percepiscono che è più sicuro usare le sigarette elettroniche, ma non stanno prendendo le stesse precauzioni che prendevano per proteggere i loro figli dall'esposizione alle sigarette tradizionali ", dice Jeremy Drehmer autore principale dello studio".

Ebbene ecco partire i titoloni che evidenziano che "il vapore passivo fa male" ma, evidentemente, lo stesso autore commenta:

"Questo studio dimostra che i genitori duali (sia di sigarette elettroniche che di sigarette tradizionali) hanno meno probabilità di proibire il vaping all'interno delle loro case piuttosto che proibire il fumo".

Questa ennesima posizione di allarmismo (già in passato trattata) dimostra che lo studio in effetti non è stato per niente letto o controllato in ogni sua minima parte. Sarebbe bene evidenziare come l'anno scorso a luglio un'altro studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nicotine & Tobacco Research ha dimostrato che le particelle del vapore sono in realtà delle goccioline liquide che evaporano in pochi secondi dopo l'espirazione a differenza del fumo prodotto dalle sigarette convenzionali che rimane nell'aria per più secondi.

Lo stesso dottor Grant O'Connell, direttore degli affari aziendali di Fontem Ventures, e autore senior dello studio, aveva dichiarato a suo tempo:

"Nessun accumulo di particelle è stato registrato nella stanza a seguito di vapore sprigionato dalle sigarette elettroniche. Questo ci mostra in che modo le particelle espirate, radicalmente diverse, sono paragonate a quelle rilasciate quando si fumano sigarette convenzionali, le quali restano nell'aria per lunghi periodi di tempo" .

Traendone le dovute conclusioni, a parer nostro, lo studio sopra citato evidenzia solamente che i genitori, o gli utenti in generale, stanno prendendo consapevolezza che la sigaretta elettronica è uno strumento a rischio ridotto e la preferiscono alla sigaretta tradizionale ma, sotto uno sguardo più attento, non essendo ancora stato del tutto studiato (o poco studiato) l'effetto delle sigarette elettroniche (a lungo termine) sarebbe meglio attenersi alle normali limitazioni che si usano con le tradizionali sigarette quando si parla di bambini non facendo loro respirare il vapore dei dispositivi. Ma lo studio trae solo queste conclusioni non che il vapore possa nuocere in qualche modo.

Il Dott. Siegel nel suo blog esprime profondo risentimento per tutti gli studi effettuati che danneggiano l'immagine delle sigarette elettroniche facendone una lista. Avendo più volte ribadito che la disinformazione fa da padrone in un mondo dove le notizie in evidenza sono solo quelle più "gravi" e non quelle "positive", parlando del settore della sigaretta elettronica, era giusto evidenziare come leggere prima di scrivere sarebbe cosa gradita da tutti coloro che risvegliano " allarmismi inesistenti".

Altro studio interpretato dai media ad mentula canis. Lo studio parla della tutela del minore sulle sigarette elettroniche e parte il titolone Il vaping passivo fa male.

Segui il disclaimer dei contenuti presenti sul blog.