Il CDC (Centers for Disease Control) pubblica la lista dei marchi illegali che hanno causato EVALI. Tutte "etichette"ma non aziende reali; si passa da "Dank Vape", "Smart Cart", "Rove" a "TKO".
48 persone sono morte e più di duemila ricoverate in ospedale a causa di una misteriosa malattia polmonare che i funzionari sanitari hanno denominato "EVALI". Quando i ricercatori si sono messi in moto per identificare la causa, il primo collegamento che sono riusciti a trovare, tra i pazienti, era l'utilizzo della sigaretta elettronica legata al liquido contenente THC modificato con acetato di vitamina E nella ricarica.
Ora, dopo le molteplici smentite arrivate anche dallo stesso centro e dalla FDA, è stato pubblicato venerdì un elenco di marchi utilizzati dalle ignare vittime (recuperati dalle dichiarazioni delle stesse o dai familiari) dove balza subito in evidenza non solo che tali "liquidi da inalazione per sigarette elettroniche" non sono aziende ma semplicemente nomi commerciali per fruttare al meglio l'effetto invitante all'acquisto ma anche liquidi non contenenti nicotina e pertanto non riconducibili al mero scopo delle sigarette elettroniche intense come strumenti di riduzione del danno da fumo.
Come detto in passato il maggiore, di tali marchi, è "Dank vape" che rappresenta il 56% dei prodotti posti in esame, altre marche utilizzate includono TKO (15 percento dei prodotti), Smart Cart (13 percento) e Rove (12 percento); il restante 4% non è stato ancora identificato o fa parte di liquidi da inalazione al THC modificato con acetato di vitamina E senza un evidente riferimento.
"I prodotti contenenti THC continuano ad essere associati alle sigarette elettroniche più comunemente segnalate dai pazienti EVALI, e sembra che la vitamina E acetato sia associata al problema", ha scritto il CDC venerdì.
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