Sebbene molti media abbiano interpretato il tutto facendo un semplice copia ed incolla del rapporto tradotto in Italiano e molti abbiano ritrattato articoli già pubblicati, l'OMS non dice nulla di nuovo alla comunità degli svapatori.
Non sono esenti da rischi, sono meno dannose delle sigarette tradizionali e sicuramente potrebbero essere uno strumento a rischio ridotto volto a sostenere la cessazione ma devono essere regolate dagli stati in maniera idonea e servono studi scientifici per determinarne la nocività, che la stessa OMS definisce minore rispetto al tabacco, se presente, e particolare attenzione all'uso per i minori.
Secondo l'Oms (Organizzazione Mondiale di sanità) questi sono gli ENDS che ricomprendono non solo i vaporizzatori che tutti conosciamo ma anche i riscaldatori di tabacco, JUUL e tutti quei dispositivi che rilasciano nicotina, sia con sistemi chiusi che aperti, che permettono il passaggio da un prodotto come le sigarette tradizionali, con combustione, ai dispositivi senza combustione e quindi a rischio ridotto.
Non ci sono pertanto titoloni, articoli scoop e smentite; come non c'è traduttore di google che tenga o copia ed incolla effettuati. L'OMS nel suo rapporto è chiara e prudente, così come deve essere; per l’Organizzazione Mondiale della Sanità tutto è da vedere nei tempi e nei luoghi adatti nè dando adito a possibili vittorie delle sigarette elettroniche, o per meglio dire ENDS, nè dando adito a possibile nocività di esse.
I passaggi del rapporto sono tanti, ben 109 pagine, ma non fanno percepire una totale e completa apertura al settore anche se la stessa OMS annovera la possibilità che le sigarette elettroniche e gli ENDS, siano meno rischiose delle sigarette tradizionali.
Per visionare il rapporto e farvi una idea completa, non leggendo informazioni errate o fatte con traduttori o copia ed incolla e senza ascoltare Tg o leggere testate che fanno dei titoli e delle condivisioni il loro guadagno (tipo sigarette elettroniche nocive lo ha detto l'OMS), il link qui sotto può veramente aiutare a comprendere che quando si parla di informazione è sempre meglio andare alla fonte non prendere in considerazione le dicerie...
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