Dopo la recente campagna denominata “Tobacco free-kids” è ora la volta di un nuovo appello da parte dell’Associazione delle scuole americane all’interno del quale si richiede il tempestivo intervento del Governo per l’ufficializzazione della proposta di legge “Tobacco 21”.

In un recente discorso al Senato americano McConnell ha affermato:  “Il vaping giovanile è una crisi ed è nostra responsabilità come genitori e funzionari pubblici fare tutto il possibile per mantenere questi prodotti nocivi lontani dalle scuole superiori e dalla cultura giovanile”

Un ulteriore intervento a supporto di quanto sopracitato è stato effettuato anche da parte del direttore esecutivo NASSP JoAn Bartoletti il quale ha affermato che le sigarette elettroniche ed il fenomeno del vaping sono un grosso problema di salute pubblica che le scuole americane stanno affrontando (il problema inerente alle armi da fuoco probabilmente ormai è stato messo da parte).

Nel frattempo, il NASSP sostiene anche un ulteriore “fronte”, ovvero quello inerente alla sicurezza dei bambini, una misura introdotta lo scorso anno che avrebbe il compito di vietare tutti i liquidi per sigaretta elettronica aromatizzati, a supporto di questo divieto ci sarebbe la tesi per la quale questi liquidi siano stati creati appositamente per attirare i bambini. Il Senatore “Tom Udall” (D-N. M.) prevede inoltre di reintrodurre la legge sul divieto di fumo all’interno delle scuole nelle prossime settimane, il che sicuramente sarebbe un’ottima mossa a livello di salute pubblica ma al quale sicuramente si aggiungerebbe anche il divieto di utilizzo di sigarette elettroniche.

Insomma, sembra proprio che il problema gira e rigira sia sempre quello, ovvero la mancanza di una regolamentazione creata appositamente per distinguere i due settori e dare un taglio a questa “guerra mediatica” fatta di false informazioni e studi fittizi.

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