Notizie poco confortanti per JUUL in India. Stando ai fatti il Ministero della Salute ha espresso la volontà di bloccare l’ingresso delle sigarette elettroniche JUUL.
Continuano a susseguirsi delle notizie poco confortanti per l’azienda americana produttrice di sigarette elettroniche JUUL, stando ai fatti riportati nelle ultime ore, il Ministero della Salute Indiano ha espresso la volontà di bloccare l’ingresso dei prodotti con il marchio dell’azienda, avente sede in California, nel paese.
La ulteriore problematica riguarda il fatto che JUUL ha già assunto alcuni dirigenti per una filiale pianificata in India, scelta che però non è stata approvata dal segretario alla salute "Preeti Sudan" il quale ha inviato una lettera in cui si oppone fermamente all’entrata ufficiale della compagnia statunitense nel mercato indiano. Il segretario ha inoltre motivato, nella lettera, la scelta sostenendo che (come spesso sta accadendo di questi ultimi tempi) le sigarette elettroniche prodotte da JUUL potrebbero costituire uno stimolo per le nuove generazioni che verrebbero attratte così verso una dipendenza particolarmente dannosa, inoltre, potrebbero compromettere gli sforzi che l’India sta effettuando per porre sotto controllo il mercato del tabacco.
In risposta a tali affermazioni, il portavoce di JUUL, Victoria Davis, ha sottolineato come l’azienda voglia entrare nel mercato indiano senza creare alcuna problematica, la società è desiderosa di lavorare con i legislatori e le autorità indiane per ottenere l'approvazione alla vendita nel paese.
Dobbiamo però tener conto che l’India risulta essere un paese abbastanza “ostico” in campo sigarette elettroniche, infatti già da diverso tempo il commercio di e-cig è stato vietato in un terzo dei suoi 26 stati.
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