Cina: esperti ed educatori antifumo sono molto preoccupati in merito all'utilizzo di sigarette elettroniche da parte degli adolescenti
Le sigarette elettroniche sono sempre più diffuse in Cina ma non esistono regolamentazioni sulla loro produzione, vendita ed utilizzo. Gli esperti reclamano il divieto di svapo nei luoghi pubblici e la vendita ai minori di età.
L’ ultimo caso riportato dal Xianning Daily è di un bambino di 10 anni che svapa con una ecig comprata in uno shop nei pressi della scuola. Insomma, anche la Cina è coinvolta in questa epidemia di svapo che si estende sempre di più tra gli adolescenti. Le sigarette elettroniche sono un’ industria in forte espansione in Cina.
Secondo un rapporto della società di consulenza ASKCI Consulting, il 90% delle sigarette elettroniche nel mondo, sono fabbricate in Cina, per lo più a Shenzhen, per poi essere esportate in Europa e nord America.
Anche la sua invenzione deve molto alla Cina: il farmacista Hon Lik ha inventato il dispositivo nel 2000 sperando che potesse essergli di aiuto a smettere di fumare. E ben presto ha dato vita ad una società multimiliardaria.
Oggi lavora come consulente presso la Fontem Ventures, filiale della multinazionale del tabacco britannica Imperial Brands, specializzata in tecnologia del vaping. In pratica, la Cina sta vivendo tutto ciò che ad oggi ha interessato gli stati in materia di regolamentazioni, con le stesse perplessità da parte del mondo scientifico.
Funziona davvero? E’ pericolosa? Può indurre alla sigaretta tradizionale a chi non è mai stato un tabagista?
Intanto le autorità di Pechino hanno affermato che esamineranno gli studi scientifici sulle sigarette elettroniche, e al contempo prenderanno in considerazione un piano di divieto di svapo nelle aree pubbliche.
Per quanto riguarda le vendite, già ad agosto le autorità cinesi hanno emesso un avviso che vieta la vendita dei dispositivi ai minori. Ma gli esperti dicono che ancora tutto ciò non è sufficiente: produzione, promozione, pubblicità, vendite di ecig vanno regolamentate e assolutamente vietare in tutta la Cina l’ utilizzo dei vaporizzatori nei luoghi pubblici, in modo che le persone non debbano subire il vapore passivo, dice Wu Yikun, vice direttore del centro ricerca per lo sviluppo della salute di Pechino.
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