La polizia locale in un'irruzione nei negozi di vaping a Rutherford nel Tennesse sequestra e-liquid erroneamente confondendo CBD con THC.
A febbraio, 23 negozi a Rutherford, nel Tennessee (uno stato degli Stati Uniti d'America con capitale Nashville), dopo una irruzione della polizia locale, sono stati chiusi e bloccati in un improvviso giro di vite di prodotti contenenti CBD.
L'operazione venne soprannominata Operation Candy Crush e veniva effettuata da ufficiali dell'ufficio dello sceriffo della contea di Rutherford, nei dipartimenti di polizia di Murfreesboro, Smyrna e La Vergne. Erano presenti anche gli agenti che lavoravano per l'FBI, la DEA e il Tennessee Bureau of Investigation (TBI), con tutte le parti che agivano su un'ordinanza emessa dal giudice della Corte del Circuito Royce Taylor.
Questa "operazione" è partita perchè nei negozi incriminati erano presenti liquidi con CBD, il quale, venne preso in considerazione come derivato della canapa anche se molti prodotti derivati dalla canapa sono legali sia per l'acquisto sia per l'uso in ben 50 stati.
In una conferenza stampa avuta subito dopo, i capi della polizia dei dipartimenti che hanno aderito all'operazione hanno motivato le incursioni nei negozi basati du preoccupazioni dei genitori locali sulla commercializzazione dei liquidi al CBD venduti ai ragazzi.
Lo sceriffo della contea di Rutherford, Mike Fitzhugh, ha descritto il CBD come "una droga illegale, una droga sintetica, derivato dalla marijuana", ma nessuno dei capi della polizia ha fornito delle prove concrete che questi liquidi venissero venduti ai ragazzi non giustificando - pertanto - queste incursioni senza una concreta prova della vendita.
Durante la conferenza stampa è stata messa a dura prova la spiegazione dell'operazione da parte di alcuni giornalisti che - giustamente - hanno sottolineato come questi prodotti non contengono il Tetraidrocannabinolo (THC) che è uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis e non può essere consumato senza prescrizione medica.
Questa imbarazzante disavventura dove la polizia ha sequestrato prodotti a scopo preventivo, ha provocato una risposta dal Presidente della Tennessee Hemp Industries Association, Joe Kirkpatrick, che ha inviato la seguente dichiarazione:
"A meno che il Dipartimento dello sceriffo della contea di Rutherford e gli investigatori municipali di Murfreesboro, Smyrna e La Vergne possano dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che i prodotti al CBD derivano da una fonte di" marijuana "piuttosto che da una" canapa industriale ", sono la chiara violazione della legge che consente la crescita, l'elaborazione, la miscelazione e la commercializzazione di tali prodotti e le vittime di questa azione dovrebbero avere il diritto di presentare petizioni per qualsiasi danno economico e / o punitivo applicabile secondo la legge. "
Oltre a servire da indiscutibile dimostrazione di un'eccessiva attività di polizia che spunta dalla disinformazione, questo viene preso dai vapers e dai sostenitori come uno snervante sviluppo e una possibile visione di ciò che potrebbe accadere in seguito. Come il vaping stesso, il CBD sta lentamente guadagnando l'accettazione tradizionale perché le storie allarmanti sulla sostanza vengono smentite e i loro benefici sono dimostrati giusti.