Le sigarette elettroniche potrebbero essere vietate in molti spazi pubblici all’aperto nel Regno Unito.
E’ questo l’ennesimo fronte apertosi Oltremanica dove, da una manciata di mesi a questa parte, l'atteggiamento nei confronti della e-cig si è, per così dire, disincantato.
Se, infatti, per molto tempo lo svapo era stato benedetto senza se e senza ma, facendosi del Regno Unito un Paese guardato come modello in tal senso, da qualche tempo a questa parte – come anticipato – la situazione è mutata.
Dal divieto delle usa e getta al dibattito che potrebbe arrivare addirittura a riguardare la sfera degli aromi: diversi sono i punti “critici” che ballano sul tavolo dei decisori.
Intanto la stretta attualità dice che sono prossime ad essere varate delle zone all'aperto - a pubblica frequentazione - che potrebbero essere vietate all'uso della sigaretta elettronica.
Tra le aree che dovrebbero essere bannate quelle prossime a parchi gioco, ospedali e scuole.
In tal senso vi sarebbe piena convergenza di intenti tra il Ministro della Salute Wes Streeting e il Direttore sanitario Chris Whitty.
Guerra alla sigaretta elettronica, quindi? Ni.
Probabilmente solo una semplice razionalizzazione del discorso quella che si sta attuando nel Regno Unito.
Al di la dell’aspetto degli aromi – quello si, davvero preoccupante – il resto si inquadra in una logica che può essere comprensibile in una ottica di proteggere i più giovani dall’incontrollato accesso che essi fanno delle monouso.
Similmente, il fatto di vietare l’uso delle e-cig in prossimità di luoghi a forte frequentazione di bambini non è dettato tanto dalla volontà di proteggere da un presunto svapo passivo – cosa che non avrebbe fondamento – quanto dall'esigenza di non fornire “cattivi” esempi ai più piccini.
Si può ritenere, quindi, a ragione che il Regno Unito credi ancora nello svapo quale strumento “salvifico” per i fumatori ma che, tuttavia, sia necessaria una migliore gestione rispetto a usi corretti e smodati.