Ben 66.000 ettari di bosco bruciati nel solo anno 2022 in Francia.
Sette volte in più rispetto alla media annuale.
L'annus horribilis sul fronte incendi porta a decisioni profonde e drastiche in Francia.
IL Parlamento transalpino, infatti, ha pronta una norma che farà divieto di utilizzare sigarette entro una certa distanza dalla fascia boschiva.
Secondo le stime francesi, infatti, al di la degli episodi dolosi, la gran parte dei fuochi è causata dal comportamento improvvido di chi getta mozziconi ancora roventi nelle sterpaglia dando vita ad incendi dalle voluminose quanto tragiche dimensioni.
Ora, quindi, la stretta all'indomani, come detto, dell'ultima estate che è stata alquanto squassante in tal senso - anche in Europa, in realtà, le cose non sono andate benissimo nell'estate 2022: ad essere stati inceneriti sono stati ben 785.000 ettari di bosco, più del doppio rispetto a quanto avviene in tempi normali.
Non si potrà fumare a meno di 200 metri dalla fascia boschiva nel periodo considerato a rischio che, ovviamente, coincidente con i mesi più caldi: questo il cuore in sintesi del disegno di legge presentato il 14 dicembre 2022 da Jean Bacci, senatore del Var (Les Republicans) e membro della Commissione per la Pianificazione territoriale e lo Sviluppo sostenibile ed adottata dall'Assemblea nazionale lo scorso 17 Maggio.
In realtà, provvedimenti simili sono già stati adottati negli anni scorsi in Francia ma ad emetterli, su scala strettamente locale dei rispettivi luoghi di competenza, erano stati i Prefetti.
La novità, adesso, è che queste regole sono divenute di portata nazionale e saranno, quindi, valide sempre con riguardo ad un determinato periodo dell'anno.
Senza che sia necessario l'atto del Prefetto che, di volta in volta, luogo per luogo, vada ad emettere il necessario atto.
Anche in Italia si stima che la correlazione sigarette-incendi sia alquanto stretta: secondo stime fino ad un rogo su quattro sarebbe causato proprio dalle bionde e, soprattutto, dallo sconsiderato modo di gettarle al suolo.
