Commercializzare sigarette elettroniche e prodotti dello svapo, in generale, in confezioni "neutre", asettiche potrebbe avere l'effetto di "disincentivare" i giovani dagli acquisti.
Non influendo sulle scelte degli adulti.
E' questa la conclusione cui è approdato approfondimento condotto dal King’s College di Londra ed i cui contenuti sono stati pubblicati su Jama Network Open.
Ad essere coinvolti circa 2.500 giovani tra gli 11 ed i 18 anni d’età ed oltre 12.000 adulti.
L'analisi ha potuto dedurre come nel momento in cui si va a presentare un prodotto del vaping in involucri non fantasiosi, non colorati, senza marca si creerebbe uno stimolo di curiosità molto più ridotto sui ragazzini.
Rendere, per così dire, meno seducente, più noioso il "packaging" potrebbe avere quindi effetti sorprendenti di "salvaguardia" dei più babies.
Tale "neutralizzazione" del packaging stesso, invece, non avrebbe conseguenza ed effetto alcuni sulle decisioni di acquisto dei consumatori più "maturi".
“I vaporizzatori e in generale i prodotti a base di nicotina dovrebbero essere disponibili per gli adulti che fumano per aiutarli a smettere, ma non dovrebbero essere usati dai non fumatori di età inferiore ai 18 anni”, afferma Katherine East, ricercatrice associata presso il King’s college e autrice senior dello studio, così come riporta mohre.it.
“Alcune attuali confezioni di sigarette elettroniche hanno un design accattivante e allettante.
Il nostro studio – prosegue la medesima – ha rilevato che la rimozione dell’immagine del marchio dalle confezioni ha ridotto l’attrattiva dei vaporizzatori per gli adolescenti senza ridurre l’attrattiva per gli adulti.
Questa è una differenza fondamentale, in quanto significa che i vaporizzatori possono ancora attrarre gli adulti come strumento per smettere di fumare, in particolare perché la nostra ricerca precedente ha consolidato le evidenze che lo svapo è significativamente meno dannoso del fumo”.
Regolamentare, disciplinare in modo attento l'aspetto del confezionamento potrebbe effettivamente rappresentare, il tutto ovviamente inquadrato in una ben più ampia strategia, una prima importante risposta nell'ottica di tutelare i più giovani salvaguardando al tempo stesso le esigenze della popolazione fumatrice adulta di accedere a proposte a danno ridotto.
