La prova vivente del successo delle strategie del minor danno da fumo.
Arriva dalla Svezia la storia virtuosa di una Nazione che, grazie alle sue scelte per contrastare il tabagismo, taglierà presto il traguardo di primo Paese europeo libero dal fumo.
Stoccolma, infatti, tempo pochi mesi - quasi certamente nel corso dell'anno 2023 - vedrà scendere la soglia dei fumatori al di sotto del 5 percentuale, cut off che "certifica" lo status di Paese libero dal fumo.
Ad approdare a tali conclusioni è rapporto commissionato da Health Diplomats.
"Smettere di fumare come la Svezia salva la vita", ha detto Anders Milton, uno degli autori dell'approfondimento.
Per proseguire “Questa strategia ha salvato ogni anno più di 3.400 vite in Svezia.
Se tutti le altre Nazioni dell'Unione europea adottassero le medesime strategie, 3,5 milioni di vite potrebbero essere salvate nel prossimo decennio solo in Europa".
Il Paese scandinavo, come più volte esposto, è stato pioniere per quel che riguarda le politiche di riduzione del danno da fumo abbracciando, in particolar modo, la soluzione data dallo snus.
Lo snus altro non è che tabacco umido in polvere per uso orale: l'uso prevede la posizione dei sacchetti tra il labbro superiore e la gengiva, dove il prodotto può essere mantenuto, a seconda del gusto, da minuti ad ore.
Molto diffuso anche in Norvegia e Finlandia, allo snus hanno fatto ricorso moltissimi tabagisti che, tramite questa soluzione, sono riusciti a smettere di fumare e ad abbandonare il vizio delle sigarette.
Non a caso la Svezia è la realtà europea che presenta il minor tasso di fumatori e, guarda un pò, anche la percentuale più bassa su scala continentale per quel che riguarda l'incidenza tumorale ai polmoni.
Snus, tabacco riscaldato e sigarette elettroniche: facce di una stessa medaglia.
Specchio di un compromesso che mira ad abbattere il danno a discapito dei consumatori piuttosto che percorrere l'improbabile strada del tutto o niente.