L'abito fa il monaco.
In questo caso.
E' il pensiero di "D66", partito social-liberale sedente nel Parlamento olandese.
E che, nei prossimi giorni, andrà a presentare una proposta di legge con la quale si chiederà di semplificare il "packaging" delle sigarette elettroniche e dei relativi liquidi.
Troppo colorati, troppo attraenti, spesso "glitterati", gli involucri si presentano in modo tale da risultare particolarmente "seducenti" e sottostimano o raggirano, per così dire, proprio grazie alla loro veste, l'attenzione dei genitori: questo il pensiero del partito che, pertanto, ha varato un mirato disegno normativo.
"I giovani - spiega una nota di "D66", formazione guidata dalla leader Sigrid Kaag - sono portati a pensare che sia bello essere in possesso di un tale accessorio con glitter mentre lo svapo è estremamente dannoso".
“I vaporizzatori - sottolinea, in particolare, il parlamentare Jeanet Van der Laan - assomigliano a un lucidalabbra o a un pennarello.
Sono spesso colorati e ci sono vaporizzatori pieni di "brillantini".
I genitori spesso non hanno idea di cosa sia in disponibilità dei loro figli. Tutto questo è davvero molto preoccupante.
Le sigarette elettroniche - espongono ancora - dovrebbero apparire il più neutre e uniformi possibile. Preferibilmente dovrebbero assomigliare alle normali sigarette. Oppure solo bianco o nero".
Come fatto appena presente, quindi, il progetto normativo mira a far si che la "presentazione" di tutti i prodotti del vaping possa essere neutra, asettica, con una veste che, già per quanto riguarda il confezionamento, sia snella, semplice e non contenga motivi che possano rappresentare attrazione per i giovani.
E, in tutta sincerità, sembra essere una proposta prima facie sicuramente condivisibile.
I Paesi Bassi, quindi, si ricorda il primo contesto mondiale che ha approcciato in modo molto "free" il tema delle droghe leggere, stringono sul mondo della sigaretta elettronica.
Ulteriormente.
Non si dimentichi, al riguardo, come in Olanda è viva la discussione anche relativamente al possibile divieto di aromi nei liquidi.