Lo SCHEER, su richiesta della Commissione Europea, valuterà i rischi derivanti dalle sostanze chimiche presenti nelle sigarette elettroniche.

Lo SCHEER

Lo SCHEER, comitato scientifico dell'UE che su richiesta dei servizi della Commissione - dove l'Italia è rappresentata dalla dott.ssa Emanuela Testai dell'Istituto Superiore di Sanità -, fornisce pareri su questioni riguardanti rischi sanitari, ambientali ed emergenti è stato incaricato di valutare i rischi derivanti dalle sostanze chimiche presenti nelle sigarette elettroniche. 

Lo SCHEERIl comitato scientifico dell'UE (chemicalwatch.com) ha avuto mandato nella riunione plenaria del 7 febbraio (verbale della riunione), dove è stato costituito un gruppo di lavoro dedicato e ha identificato la necessità di ulteriori competenze in materia di sigarette elettroniche. Il comitato ha nominato due membri dello SCHEER per seguire le attività del gruppo di lavoro e assicurare la corretta applicazione del Memorandum richiesto.

L'articolo 20 della direttiva sui prodotti del tabacco prevede un quadro normativo per le sigarette elettroniche che copre la sicurezza, la qualità, la protezione dei consumatori e la raccolta di informazioni, nonché il divieto di determinati additivi. I produttori e gli importatori devono notificare alle autorità competenti degli Stati membri i loro prodotti, fornendo informazioni su, tra le altre cose, ingredienti, emissioni e tossicologia.

L'articolo 28 impone alla Commissione di riferire sull'applicazione della direttiva entro il 20 maggio 2021, prestando particolare attenzione alle sigarette elettroniche. Lo SCHEER dovrà entro settembre/ottobre 2020 fornire un parere scientifico su, tra le altre cose, effetti nocivi sulla salute e rischi associati alla composizione chimica.

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