La Dea FLavorche precedentemente aveva sperato nella risoluzione delle controversie del settore delle sigarette elettroniche riparte e si espande.
Rimessa in piedi l'azienda storica che dal 2012 produce liquidi da inalazione per sigarette elettroniche della provincia di Trento, dopo le vicende che hanno legato il settore del vaping in Italia. La DEA Flavor torna in campo con più voglia di prima di ripartire ed espandersi.
Se fino a qualche tempo fa si parlava di rischio di fallimento ora si parla di ripresa, riassumendo tutti i dipendenti che erano stati licenziati lo scorso anno, e di espansione, assumendo 4 nuovi lavoratori già individuati con figure di responsabile della qualità, di direttore commerciale per l’estero e due responsabili per il customer care, come commenta Daniele Campestrini «Ora valutiamo l’espansione».
Secondo Daniele Campestrini, uno dei due titolari dell’azienda, in questi primi mesi dell’anno è raddoppiata la domanda. E così anche la produzione ed il fatturato che si assestano – secondo le prime stime – a un più 40% rispetto al periodo precedente. Matteo Campestrini, fratello di Daniele e direttore della Dea Flavor commenta:
"l’azienda è tornata ad avere fiducia per il futuro. Era ormai troppo tempo che viaggiavamo con il freno tirato: ora possiamo pensare alla crescita".
Perché, ora che le cose si sono sistemate, si pensa all’espansione.
"Abbiamo già pronta una nuova linea di prodotti che ci permetterà di sbarcare su mercati che per noi sono nuovi: nei paesi arabi e in Russia", dice Daniele Campestrini. "Per allargarci ulteriormente stiamo valutando la possibilità di acquistare un nuovo capannone", aggiunge Matteo Campestrini. Prospettive totalmente diverse rispetto a qualche mese fa, quando la Dea Flavorera davvero a un passo dal baratro.